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Guerra in Fi Puglia: Di Cuia e Dell'Erba 'capogruppo si dimetta'. Capogruppo Regione chiede commissario

 
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La sede della Regione Puglia

Mazzotta: 'Coordinatore regionale ha indicato segretario d’Aula'

Mercoledì 28 Giugno 2023, 16:16

20:07

BARI -  In Puglia prosegue lo scontro nel partito di Forza Italia: dopo la spaccatura avvenuta ieri in Consiglio regionale per la nomina del segretario di Aula, oggi il capogruppo di Fi, Paride Mazzotta, durante una conferenza stampa convocata ad hoc, ha chiesto ufficialmente «il commissariamento del partito pugliese» ora guidato dal parlamentare brindisino Mauro D’Attis.

«Ieri siamo arrivati in Aula - afferma Mazzotta - e abbiamo saputo dai nostri colleghi che era arrivata una lettera da parte del coordinatore regionale di Forza Italia agli altri coordinatori degli altri partiti per dire che l’indicazione del voto era su Paolo Dell’Erba. Nulla contro Dell’Erba ma le scelte del gruppo si fanno all’interno dello stesso e non si cerca di estromettere parte del partito andando a chiedere soccorso ad altri».

Durante la conferenza stampa è intervenuto anche Napoleone Cera, il consigliere regionale ieri nominato segretario d’Aula nonostante D’Attis avesse indicato Dell’Erba. «Quello che è successo ieri in Consiglio regionale è gravissimo - ha accusato Cera - quando un coordinatore regionale entra a gamba tesa nell’autonomia del gruppo consiliare è una cosa che travalica ogni limite. Chiediamo con forza il commissariamento e l'intervento del coordinatore nazionale Tajani affinché intervenga su questa cosa. Forza Italia in Puglia è vivo e vegeto ma non può vivere con le sciabole. Quindi chiediamo il commissariamento e chiediamo che il partito in Puglia venga gestito da una persona neutrale e terza affinché non venga gestita soltanto su un 20% del territorio». 

«Chiediamo le dimissioni del capogruppo di Forza Italia, Paride Mazzotta, perché è evidente che non rappresenti più tutto il nostro gruppo consiliare. Non solo: Mazzotta e Cera hanno chiesto il soccorso di Emiliano, prendendo i voti del centrosinistra determinanti per Cera che, diversamente, non sarebbe stato eletto segretario d’aula. A questi inciuci Forza Italia è sempre stata allergica e mai avremmo pensato che qualcuno cedesse all’opa di Emiliano per conquistare un posto nell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale». A chiederlo sono consiglieri regionali di Forza Italia Massimiliano Di Cuia e Paolo Dell’Erba che, cosi, replicano alla richiesta del capogruppo Mazzotta e dell’altro consigliere Napoleone Cera di commissariare il partito in Puglia per «le ingerenze del coordinatore Mauro D’Attis», hanno spiegato questa mattina in conferenza stampa. In Forza Italia in Puglia è spaccatura completa tra le due correnti principali, quella legata al coordinatore Antonio Tajani e quella che fa capo alla senatrice Licia Ronzulli. «Del resto - aggiungono Di Cuia e Paolo Dell’Erba - Cera sedeva nella coalizione di Emiliano la scorsa legislatura e, quindi, la coerenza è un valore che ricorda a singhiozzo. Il partito ha ritenuto, giustamente, di proporre la candidatura di Dell’Erba perché quando il gruppo rimase orfano del presidente, lui rinunciò alla stessa carica per entrare in Forza Italia. Era una gratificazione doverosa, giusta. La verità è che il viceministro Sisto ha irrorato, scavalcando il coordinatore regionale D’Attis, la candidatura di Cera, strumentale a creare lo scontro e poi la spaccatura».

Scontro tra correnti di Forza Italia in Puglia, unità vacilla

a scintilla che ha fatto deflagrare il caso Forza Italia in Puglia è stata l’elezione, avvenuta ieri, del segretario del Consiglio regionale, ma sotto la cenere covavano da tempo frizioni che, adesso, con la scomparsa di Silvio Berlusconi, stanno venendo a galla. Da una parte la corrente che segue il coordinatore nazionale Antonio Tajani, dall’altra quella della senatrice Licia Ronzulli. Oggi è un tutti contro tutti, con richieste di dimissioni che si susseguono a ritmo frenetico: tutta colpa della scelta del segretario d’Aula ricaduta su Napoleone Cera anziché su Paolo Dell’Erba, come avrebbe voluto il coordinatore regionale, il parlamentare brindisino Mauro D’Attis.

Questa mattina i primi a chiedere il commissariamento del partito pugliese, guidato da D’Attis, vicino a Tajani, sono stati il capogruppo in Consiglio regionale, Paride Mazzotta, e il consigliere regionale Napoleone Cera, questi ultimi più legati a Ronzulli e al viceministro Francesco Paolo Sisto. «Ieri siamo arrivati in Aula - ha attaccato Mazzotta - e abbiamo saputo dai nostri colleghi che era arrivata una lettera da parte del coordinatore regionale di Forza Italia indirizzata ai coordinatori degli altri partiti per dire che l’indicazione del voto era su Paolo Dell’Erba. Nulla contro Dell’Erba ma le scelte del gruppo si fanno all’interno dello stesso e non si cerca di estromettere parte del partito andando a chiedere soccorso ad altri».

Non si è fatta attendere la replica piccata, per bocca degli altri due consiglieri regionali, Massimiliano Di Cuia e Paolo Dell’Erba, vicini a D’Attis e Tajani: «Chiediamo le dimissioni del capogruppo di Forza Italia perché è evidente che non rappresenti più tutto il nostro gruppo consiliare. Non solo: Mazzotta e Cera hanno chiesto il soccorso di Emiliano, prendendo i voti del centrosinistra determinanti per Cera che, diversamente, non sarebbe stato eletto segretario d’Aula. A questi inciuci Forza Italia è sempre stata allergica». I due tirano in ballo anche Sisto: «La verità è che il viceministro Sisto ha irrorato, scavalcando il coordinatore regionale D’Attis, la candidatura di Cera, strumentale a creare lo scontro e poi la spaccatura». L’unità del partito traballa.

FI Bari: vice coordinatore metropolitano Bari, no a false notizie su salute partito nel barese.

«Sarebbe bene seguire le indicazioni del Presidente Berlusconi e fare dell’unità e continuità il punto di riferimento dei Forza Italia, evitando fratture come quella avvenuta ieri nel Consiglio regionale della Puglia. Ed è ancora più sbagliato proseguire, oggi, con i veleni, come fanno il consigliere tarantino Di Cuia e il consigliere foggiano Dell’Erba, diffondendo notizie del tutto errate sulla provincia e sulla città di Bari». Lo dichiara l’avvocato Giuseppe Carrieri, vice coordinatore vicario di Forza Italia per la provincia di Bari.

«A parlare ci sono i numeri. E i numeri - prosegue - dicono che alle politiche 2022 il risultato per Forza Italia è stato importante: quasi il 15%, praticamente il doppio del quoziente nazionale. Alle amministrative 2023, Bari è stata fra le migliori provincie d’Italia, con consensi fino all’11%, come nel caso di Altamura. Quanto alle 'uscite' dal nostro partito, fenomeno in verità proprio di tutte le province pugliesi, sono state ampiamente compensate da cospicue entrate, come gli esiti elettorali dimostrano. E di certo Michele Boccardi non è passato con le civiche di Michele Emiliano per fatti baresi. La disinformazione dei due consiglieri non baresi si può spiegare solo con il contesto di emotività in cui è maturata. Possiamo rassicurarli sul fatto che siamo già da tempo al lavoro per strutturare una lista di Forza Italia per le prossime amministrative del capoluogo con candidate e candidati altamente competitivi e capaci di dare a Forza Italia un ruolo di primaria rilevanza».

«Sarebbe bene seguire le indicazioni del presidente Berlusconi e fare dell’unità e della continuità il punto di riferimento di Forza Italia, evitando fratture come quella avvenuta ieri nel Consiglio Regionale della Puglia. Ancora più sbagliato è proseguire, oggi, con veleni, come fanno il consigliere regionale tarantino Di Cuia e il consigliere regionale foggiano Dell’Erba, diffondendo notizie del tutto errate su Forza Italia nell’area metropolitana e sulla città di Bari». Lo dichiara Giuseppe Carrieri, vicecommissario di Forza Italia per l’area metropolitana di Bari, intervenendo sullo scontro in atto all’interno del partito. «A parlare - dice - sono i numeri. E i numeri dicono che alle politiche 2022 il risultato di Forza Italia è stato esaltante: quasi il 15%, praticamente il doppio del quoziente nazionale e uno dei migliori d’Italia. Alle amministrative 2023, Bari è stata fra le migliori provincie italiane, con consensi fino all’11%, come nel caso di Altamura. Quanto alle fuoriuscite dal nostro partito, fenomeno in verità proprio di tutti i partiti nelle province pugliesi, sono state ampiamente compensate da cospicui ingressi, come gli esiti elettorali dimostrano. E di certo l’ex parlamentare Boccardi non è passato con le «civiche» di Emiliano per questioni baresi».

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