«I saperi e le competenze legate alla produzione ceramistica pugliese hanno necessità non solo di essere tutelati ma anche valorizzati, attraverso un sostegno pubblico integrato. Il sostegno di cui abbiamo discusso oggi si inserisce in una più ampia policy regionale di valorizzazione dell’artigianato artistico e di tradizione pugliese, che ci permetterà di lavorare, solo a titolo di esempio, sulla costituzione di Zone franche dell’artigianato, su un marchio collettivo di identificazione o sullo sviluppo e la costituzione dei Distretti dell’artigianato».
È quanto ha dichiarato l'assessore regionale allo sviluppo economico Alessandro Delli Noci, in una nota, a margine dell’incontro con i rappresentanti dei Comuni, di Cutrofiano, Grottaglie, Laterza, a cui si sono aggiunti di recente anche i Comuni di Rutigliano , San Pietro in Lama e Terlizzi (Ba) quali zone di affermata produzione ceramica ai sensi della legge 188/90, in seguito a delibera dello scorso dicembre del Consiglio nazionale ceramico (istituito presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy). Tra gli obiettivi dell’incontro quello di definire delle azioni coordinate e congiunte a sostegno del settore della ceramica pugliese, anche alla luce della nuova normativa regionale sull'artigianato approvata dal Consiglio Regionale. La legge regionale di bilancio prevede, inoltre, per gli stessi Comuni l'assegnazione di una dotazione finanziaria di euro 150 mila euro per ciascun esercizio finanziario del triennio 2023-2025 con la finalità di «implementare e sostenere la promozione e la tutela della tradizione della ceramica pugliese, una delle principali risorse artistiche e identitarie della regione ed espressione artigianale unica al mondo, che rappresenta parte fondamentale del brand Puglia in ambito turistico, commerciale, culturale».