MOLA DI BARI - A bordo della rompighiaccio italiana «Laura Bassi», che ha stabilito un record mondiale, toccando il punto più a Sud del pianeta mai raggiunto da una nave, si trovano due pugliesi, entrambi marittimi di lungo corso: Vito Ruggiero, di Mola di Bari, e Pio Riccardi, di Manfredonia.
La notizia giunta dal Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche) è stata ripresa ieri da Palazzo di città: «Il nostro concittadino Ruggiero è tra i componenti l’equipaggio di questa storica impresa: un di sangue bianco azzurro (colori di Mola) - ha detto con orgoglio il sindaco Giuseppe Colonna - anche in Antartide. A Vito e al fantastico equipaggio vanno le mie personali congratulazioni e quelle di tutta la città per aver partecipato a questa storica impresa, raggiunta nel corso della campagna oceanografica della 38° Spedizione italiana del Programma nazionale di ricerche in Antartide sostenuto dal Ministero dell’Università e della Ricerca e gestito da Enea e Cnr».
Il viaggio di Vito sulla Laura Bassi è iniziato lo scorso 17 novembre quando la nave oceanografica ha lasciato Trieste per raggiungere il porto di Ravenna e da qui - spiega il Cnr - dopo aver caricato personale e materiali, ha intrapreso una navigazione di circa 40 giorni, non priva di imprevisti. Il 20 novembre la nave ha, infatti, tratto in salvo 94 migranti intercettati su un’imbarcazione alla deriva a largo delle coste greche. A fine dicembre è approdata a Lyttelton in Nuova Zelanda per le attività di carico di materiale e carburante e per imbarcare il personale scientifico, in parte destinato alla Base italiana in Antartide Mario Zucchelli: 18 containers, 300 metri cubi di carburante, un mezzo antincendio dei vigili del fuoco, 34 tecnici e ricercatori del Pnra (Programma nazionale di ricerche in Antardide) oltre a 24 membri dell’equipaggio. Chiuse le operazioni di carico - prosegue il Cnr - il 5 gennaio la nave è partita alla volta del Mare di Ross dove ha svolto le prime attività scientifiche fino al 15 gennaio, quando la rompighiaccio è arrivata alla Stazione Mario Zucchelli per lo scarico del materiale, operazioni della durata di 4 giorni.
La campagna oceanografica è programmata in due tappe. La prima, dal 5 gennaio al 4 febbraio, è dedicata a 7 diversi progetti che prevedono: «Attività di lancio e recupero di boe per lo studio della circolazione marina; recupero e messa a mare dei mooring, sistemi di misura ancorati al fondo del mare utilizzati per lo studio delle caratteristiche fisico e chimiche dell’acqua; carotaggi per lo studio geologico del fondale marino». Inoltre, sono previste attività di pesca scientifica oltre a indagini di laboratorio biologico e chimico fisico. Prevista anche un’attività specifica legata alla mappatura del fondale marino per la realizzazione di mappe di aree ancora non cartografate. Il 4 febbraio 2023 la nave farà ritorno alla Stazione Mzs per il cambio del personale scientifico. Inoltre, verranno eseguite le operazioni di carico dei container da riportare in Nuova Zelanda e in Italia. Il 6 febbraio 2023 verrà imbarcato il personale Pnra, logistico e scientifico, che opererà a bordo fino al 28 febbraio 2023 e la nave partirà per la seconda campagna oceanografica nel Mare di Ross, portando a completamento le attività ed eseguendo indagini geofisiche e geosismiche. Il rientro a Lyttelton in Nuova Zelanda è previsto per il 6 marzo 2023. Quello in Italia è atteso nella seconda metà di aprile.