BARI - «È improponibile pensare che la medicina generale possa garantire la procedura richiesta dalla Regione, che prevede a partire dal primo gennaio 2023 il rinnovo dei circa 300mila piani terapeutici per i presidi per diabetici».
A denunciarlo è Donato Monopoli, segretario Fimmg Puglia. «Considerando - sostiene - che il rinnovo di ogni piano terapeutico richiede circa 15 minuti, vuol dire che mediamente i medici di famiglia pugliesi dovrebbero dedicare un’ora al giorno per un mese intero, sottraendola all’attività clinica, a un processo burocratico che non aggiunge nulla ai bisogni di salute dei cittadini diabetici. Nelle condizioni attuali di carenza di medici e di aumento insostenibile dei carichi di lavoro, sarebbe semplicemente il caos».
«Tra l’altro - aggiunge - la Regione mette in difficoltà il delicato sistema della medicina generale in un momento già critico per aggiungere una pratica burocratica assolutamente inutile e inappropriata. La maggior parte dei pazienti diabetici sono infatti stabilizzati e quindi senza variazioni rispetto a quanto già certificato nei piani terapeutici compilati nel 2022. Il rinnovo automatico per i diabetici stabilizzati sarebbe la soluzione migliore».