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L’Abbate (M5S): «Sul caso Superbonus nessuna risposta dal governo Meloni»

 
Michele De Feudis

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Michele De Feudis

L’Abbate (M5S): «Sul caso Superbonus nessuna risposta dal governo Meloni»

Approvato l’emendamento sulla mappatura idrogeologica: «Stanziati fondi per evitare tragedie come a Ischia»

Martedì 27 Dicembre 2022, 13:06

Una bocciatura della Finanziaria del centrodestra, con la sola eccezione dello stanziamento per la mappatura idrogeologica del territorio: la parlamentare grillina Patty L’Abbate è molto severa nel giudicare la proposta economica del governo Meloni, in queste ore al Senato per l’approvazione definitiva.

Patty L’Abbate, deputato del M5S, come giudica il testo della Manovra approvato alla Camera?

«È una Finanziaria molto debole e approssimativa: in realtà non risolve alcun tipo di problema per le fasce più deboli e inferiori della società. Anzi tutto si aggrava. Non è stato sbloccato il credito per i Superbonus, con danni alle imprese del settore. Su questo tema molte famiglie che hanno fatto ristrutturazioni registrano addirittura problemi per rientrare in casa. A quanto pare, questo dossier non interessa al governo Meloni...».

Cosa la convince meno?

«Sono stati dati fondi alle squadre di calcio di serie A, togliendo ai più poveri che prendevano il Reddito di cittadinanza».

Il Reddito poteva già essere riformato nei governi Conte uno e due?

«Il Rdc è nato per creare un punto di incontro tra domanda e offerta di lavoro. Non ha funzionato per i centri per l’impiego. Molti sindaci non hanno nemmeno utilizzato questi percettori per i lavori socialmente utili. Vorrei aggiungere che una misura simile esiste in tutta Europa: andava migliorata, non affossata come sostiene la destra».

È passato qualche emendamento pentastellato?

«Fortunatamente ha avuto il via libera il mio emendamento per sovvenzionare la “carta geologica”, al fine di dare un supporto alla lotta al dissesto idrogeologico: ora ci sono 6 milioni nel 2023 e 7 nel 2024-25. Si tratta di una piccola somma. Sui fondi per questo settore il governo ha tolto il 40%, ma almeno ora diamo risorse per avere una mappatura chiara dei rischi sul territorio, per evitare nuove tragedie come la recente a Ischia. Solo con questo lavoro si possono evitare altre situazioni drammatiche. Non è andata bene invece sui Giochi del Mediterraneo: i sindaci avevano chiesto supporto per avere un incentivo ulteriore sulle infrastrutture, e un ulteriore sostegno a Taranto, ma l’ordine del giorno che avevo proposto è stato respinto».

C’è stata sintonia con le altre opposizioni?

«Con il Pd rilevo una certa “sintonia” e anche con i Verdi. Meno con i calendiani, che sembrano non stare all’opposizione. Appaiono fiancheggiatori del governo».

Sulla guerra quale l’orienetamento pentastellato?

«La nostra tesi è quella di impegnarsi per la pace, negoziando con la diplomazia. Sembra che Putin voglia trattare per la pace. Speriamo sia la strada giusta. Altre armi a Kiev? Noi siamo contro questi invii: mandare armamenti è una pratica che non migliora la situazione».

In Puglia governate con Michele Emiliano. È soddisfatta dell’apporto 5S alla giunta?

«Se alla Regione si riesce a lavorare insieme per portare dei miglioramenti ai cittadini, ben venga questa intesa. Bisogna guardare gli obiettivi finali, sui temi sociali e ambientali».

Alle regionali nel Lazio e in Lombardia, quale la linea del movimento sulle alleanze?

«Potremmo allearci con il Pd. Su una base programmatica, guardiamo insieme temi e obiettivi. Se ci saranno punti in comune, siamo favorevoli a correre insieme ai dem. Andare con Calenda? La vedo difficile, non è allineato all’opposizione, ha sempre un atteggiamento dissonante».

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