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Brindisi «porto di pace» sin dai tempi dei Romani

 
Brindisi «porto di pace» sin dai tempi dei Romani

Domenica 03 Maggio 2009, 16:26

02 Febbraio 2016, 20:20

Domani, alle ore 11,30, presso la sala delle Conferenze di Palazzo Granafei Nervegna, si terrà una conferenza-stampa promossa congiuntamente dalla Città di Brindisi e dal Club Unesco- Sezione di Brindisi per presentare l’iniziativa del riconoscimento del Porto di Brindisi quale testimone e monumento di pace, patrimonio della umanità. Tale riconoscimento sembra doveroso per una città e per un porto che hanno da sempre svolto una forte azione di accoglienza e di ospitalità. Il pensiero va, ovviamente, al 1991 ed all’esodo degli albanesi, ricordando come in quella circostanza vi furono associazioni umanitarie che proposero la candidatura del Salento per il Premio Nobel per la pace, per gli alti meriti riconosciuti durante questo avvenimento che portò l’attenzione del mondo intero verso Brindisi. 

La candidatura è sostenuta da un video, una relazione esplicativa ed una raccolta di firme effettuata nelle scuole brindisine. In questi allegati sono meglio descritti la storia e il ruolo del porto di Brindisi, a partire dalla cosiddetta pace brindisina, atto con il quale si riconciliarono proprio a Brindisi nel 40 a.C. Ottaviano e Marco Antonio. Si sottolinea il ruolo svolto durante le crociate, quando da Brindisi partivano anche molti pellegrini per la Terrasanta e Brindisi svolgeva un ruolo di ospitalità e accoglienza: fra questi ricordiamo San Francesco d’Assisi. 

Per la sua posizione geografica, strategica nel Mediterraneo, il porto di Brindisi è da sempre stato luogo fondamentale di confronto fra popoli, culture, credi diversi; per questo naturalmente aperto e vitale, mai ostile. Queste considerazioni sono state di nuovo e compiutamente da Papa Benedetto XVI, durante la sua visita pastorale a Brindisi nel giugno dello scorso anno, con riflessioni che sono parte integrante della richiesta di candidatura che si invia alla sede parigina dell’Unesco. 
« …chiamata a proiettarsi al di là del Mare Adriatico per comunicare con altre città ed altri popoli, … Brindisi, un tempo luogo d’imbarco verso l’Oriente per commercianti, legionari, studiosi e pellegrini, resta una porta aperta sul mare. Negli ultimi anni, i giornali e la televisione hanno mostrato le immagini di profughi sbarcati a Brindisi dalla Croazia e dal Montenegro, dall’Albania e dalla Macedonia. È doveroso ricordare con gratitudine gli sforzi che sono stati compiuti».
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