Da Gioia gli «angeli» del cielo: «Così abbiamo salvato i due alpinisti bloccati dal gelo»
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L'ANALISI
Gaetano Campione
06 Febbraio 2019
I bersaglieri della Brigata Pinerolo partono per un'altra missione internazionale, quella in Libia. E andranno ad operare in uno scenario in continua evoluzione come dimostra il puzzle sul campo delle milizie libiche legate ai vari signori della guerra. I fanti piumati del 7° Reggimento di Altamura avranno il compito, tra l'altro, di garantire la sicurezza dell'ospedale da campione italiano di Misurata e di addestrare le forze di sicurezza del governo libico.
Intanto i militari del generale Khalifa Haftar, uno degli uomini forti del Paese, sono particolarmente attivi nel Sud della Libia e proseguono una strategia di occupazione del territorio desertico, tra l'altro ripulito da terroristi, jahidisti e guerriglia di varia estrazione. Ma un potenziale obiettivo è anche quello di accerchiare a distanze le milizie che, almeno formalmente, appoggiano il premier Fayez Al Sarraj a Tripoli e nel Nord-Ovest del Paese. Questo quadro emerge da un articolo dell'analista Mustafa Fetouri sul sito Al Monitor. Le brigate dell'esercito nazionale libico (Una) di cui Haftar è comandante generale stanno puntando a Sud con "tre importanti obiettivi". Il primo o è "convincere il maggior numero possibile di milizie tribali, e in particolare "Awlad Suleiman", o ad unirsi all'una o a deporre le armi".
Il secondo obiettivo sarebbe "eliminare differenti gruppi di opposizione ciadiana" e il terzo quello di "controllare il più possibile la regione largamente desertica", ossia il Fezzan il Sud della Libia con capoluogo Sabha. "Controllare la regione significa, fra l'altro, tagliare qualsiasi fornitura diretta a Nord alle diverse milizie che controllano l'area dall'Ovest di Sirte a Tripoli". Ma significa anche "proteggere classifica zona dai resti dell'Issi sparpagliati a Sud di Sirte", nel deserto fino ai confinanti Niger e Ciad. "Se l'una riesce a tenere le proprie posizioni nelle regioni entrali meridionali, ciò comporta che tutte le milizie lungo la costa, incluse quelle di Misurata e di Tripoli, sono circondate, anche se a distanza", ha notato l'analista riferendosi in particolare alla "milizia più forte: la al-Bunyan al-Marsos che controlla l'area di Harawah a Misurata lungo la strada costiera che va da Sirte a Tripoli.
Sebbene Haftar potrebbe prendere in considerazione un'operazione di conquista analoga a quelle compiute nell'Est a Bgenasi e Derna, Fetouri giudica "improbabile che l'una agisca in alcun modo contro qualche altra milizia". Perché il generale, appoggiato da Russia, Francia, Egitto ed Emirati, "è legato da impegni con la comunità internazionale". dopo i vertici avuti con Sarraj a Parigi e a Palermo.
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