BARI - Società energetica con un secolo di storia, fortemente impegnata nelle politiche di transizione, in Puglia e in Basilicata vanta una parte rilevante del suo core business. Sev-Iren, compagnia di luce gas e servizi del Gruppo Iren nata nel 2017, combina la solidità di appartenere ad una grande realtà quale appunto il Gruppo Iren, una delle principali multiutility del Paese con più di 100 anni di esperienza, con la volontà di presidiare i territori in maniera capillare per creare un legame di fidelizzazione della sua clientela. Sev-Iren è ad oggi una realtà affermata nel settore energia e oltre luce e gas offre prodotti per la casa quali connessione internet, sistemi di domotica e mezzi di mobilità elettrica. Il brand è presente su tutto il territorio del Centro-Sud Italia con oltre 500 punti vendita fisici. Lo sorso maggio si è svolta l’asta per il Servizio a tutele graduali pmi che ha visto Iren Mercato aggiudicarsi 3 lotti con decorrenza dal primo luglio relativi alle regioni Toscana e Calabria (lotto 1), Piemonte ed Emilia Romagna (lotto 4) e Puglia, Abruzzo, Basilicata, Molise, Umbria, Sicilia (lotto 7) per complessivi 38.000 punti, un volume complessivo di oltre 500 milioni di Kwh/anno e un fatturato stimato di circa 200 Mln/anno. Il Servizio a Tutele Graduali è il servizio predisposto da Arera, Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, per accompagnare il passaggio al mercato libero dell'energia elettrica dopo la rimozione della tutela di prezzo (mercato tutelato). Un investimento che premia la società che nel nostro territorio è presente in maniera forte e continuativa. Ne abbiamo parlato con l’amministratore delegato di Sev Iren, Mauro Tornatore.
Partiamo proprio dai vostri ultimi investimenti al Sud e in particolare in Puglia e Basilicata. Cosa rappresentano per voi queste regioni?
«La Puglia è una delle regioni principali del nostro sviluppo commerciale. Per noi è un’area in costante espansione. Infatti, grazie alla nostra strategia di sviluppo commerciale sul territorio siamo riusciti in questi anni a garantire una presenza capillare in tutta la regione contando circa 200 energy point. Abbiamo consolidato la nostra presenza a partire da Taranto, Bisceglie, Barletta, Andria e Foggia, oltre a Bari e Trani, dove abbiamo un presidio consolidato di tre store e nei prossimi mesi proseguiremo con l’apertura nei principali comuni della Puglia. Nel 2024 in Puglia è prevista l’apertura di altri 5 store e 30 energy point. Partendo da circa 10 store e 200 energy point già presenti in Puglia prima dell’aggiudicazione delle aste, parliamo di quasi 250 punti di contatto fisici dell’azienda o dei partner a disposizione dei clienti».
Di cosa si tratta?
«Gli Energy point sono negozi di prossimità più piccoli gestiti indirettamente da noi attraverso delle agenzie che si occupano proprio della gestione di questi negozi sempre perché di fatto uno dei nostri pilastri strategici è la vicinanza al cliente, la presenza sui territori attraverso negozi fisici».
Avete scommesso insomma sul fattore umano?
«Esatto. Noi eravamo già presenti nella regione, poi il destino ha voluto che nella composizione dei lotti da parte dell'autorità se ne creassero due, ma uno in particolare, in cui erano presenti quattro province della Puglia nelle quali noi eravamo già presenti. Su questo ci siamo particolarmente concentrati perché per noi era una grandissima opportunità di crescita: ci permetteva sostanzialmente di raddoppiare la base in territori nei quali noi già storicamente avevamo una rete. Così siamo stati in grado di dare un livello di servizio ai clienti che venivano dalla tutela sicuramente superiore a quello a cui erano abituati, con il vantaggio di un punto fisico al quale rivolgersi per ogni problematica».
Vi siete aggiudicati 10 province del centro e Sud Italia. È un po’ il vostro punto di forza il Mezzogiorno?
«Il nostro mercato oggi è fondamentalmente distribuito su tutto il territorio del Sud Italia e in parte sul territorio del centro Italia perché noi sostanzialmente partiamo da Grosseto e arriviamo a Reggio Calabria e abbiamo anche una quantità di clienti marginale in questo momento in Sicilia».
Energia pulita e transizione. Qual è il vostro impegno per il Sud?
«Il Gruppo Iren ha presentato il Piano industriale al 2030 proprio qualche giorno fa. Sono previsti investimenti pari a 8,4 miliardi di euro nei prossimi 7 anni, principalmente destinati alle infrastrutture delle reti energetiche e del ciclo idrico, allo sviluppo della capacità rinnovabile e al settore ambientale di tutto il Paese».
Proprio in Puglia e Basilicata però avete investito in maniera importante sul fotovoltaico. È così?
«Decisamente. A settembre scorso, Iren, attraverso Iren Green Generation, società del Gruppo dedicata allo sviluppo delle rinnovabili, ha inaugurato il parco fotovoltaico realizzato a Ferrandina, in provincia di Matera: l’impianto, con la potenza di 30 MWp è in esercizio dal mese di luglio, ed è il più grande della Basilicata. A Gennaio 2022 il Gruppo Iren ha sottoscritto un accordo vincolante per l’acquisizione da European Energy del 100% delle quote di Puglia Holding Srl, tramite la società controllata Iren Energia S.p.A. ottenendo così il possesso dei parchi fotovoltaici di Asi, situati nel Comune di Troia in provincia di Foggia e del complesso di Palo del Colle situato in Provincia di Bari. L’impianto di Troia, costruito nel 2019, ha una capacità installata di 103 MW, risultando il più grande parco fotovoltaico realizzato in Italia ad oggi e consentendo una produzione di energia elettrica di circa 150 GWh all’anno».
Questa vostra attenzione verso il Sud vi ripaga?
«I nostri punti vendita al Sud in questi anni hanno avuto, grazie alla propria strategia di vicinanza di cui vi accennavo prima la capacità di triplicare i clienti in sei anni, che di per sé è un risultato straordinario. Se guardiamo il trend, dal 2018 ovvero da quando sostanzialmente siamo partiti nel nel Sud Italia ad oggi, abbiamo sestuplicato la nostra base clienti. E questo vuol dire che di fatto gli utenti ci hanno riconosciuto un livello di servizio sicuramente eccellente».
















