BARI - Un mese non è bastato per rispondere alla richiesta di accesso civico con cui la «Gazzetta» ha chiesto i rimborsi di viaggio e trasferta pagati alla consigliera delegata alla Cultura, la grillina Grazia Di Bari. Non è una pretesa: mettere quei dati sul sito (e fornire i documenti richiesti) sono obblighi stabiliti dalla legge, che la Regione ha deliberatamente ignorato. «Stanno arrivando», hanno promesso anche ieri. E sempre ieri, guardandosi bene anche in questo caso dal rispettare la legge (è obbligatorio «comunicare al richiedente l'avvenuta pubblicazione dello stesso, indicandogli il relativo collegamento ipertestuale»), la Regione ha pubblicato sul suo sito i rimborsi spese erogati nel 2022 e 2023 ai componenti della giunta. Scopriamo così, che i viaggi della Di Bari sono costati in due anni ai pugliesi circa 7mila euro (di cui 4.100 in biglietti aerei). Ma non possiamo ancora sapere (perché i documenti «stanno arrivando») quanti viaggi ha fatto, dove e chi li ha autorizzati.

Dopo oltre un mese pubblicati i rimborsi: 4100 euro di biglietti aerei
Venerdì 15 Marzo 2024, 12:45