Il mancato rispetto dei tetti di spesa farmaceutica continuerà a comportare la decadenza dei direttori generali delle Asl. La giunta regionale si è infatti rimangiata la norma, contenuta nel disegno di legge di bilancio, con cui avrebbe voluto concedere una «franchigia» aggiuntiva rispetto ai limiti fissati dalla legge nazionale. Limiti - anche questo va detto - che non vengono rispettati in nessuna Regione.
Il dietrofront è arrivato dopo un emendamento di Fabiano Amati (Azione), che ha ottenuto il parere positivo della giunta e il «sì» quasi compatto del Consiglio (a meno di alcune astensioni dell’opposizione). Amati già lunedì aveva segnalato l’incongruità del meccanismo immaginato per «salvare» i direttori generali da un meccanismo di certa decadenza: i dati definitivi sulla spesa farmaceutica del 2023 non sono ancora noti, ma il superamento del tetto è già certo. E dunque a gennaio la giunta dovrebbe mandare a casa tutti i manager. Accadde anche lo scorso anno (quando lo sforamento fu di 269 milioni), poi però prima della presa d’atto un provvidenziale emendamento impose lo slittamento di 12 mesi...
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