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Il provvedimento
03 Febbraio 2018
MARIAPAOLA VERGALLITO
«Un atto amministrativo dovuto, da parte di questa amministrazione, in seguito a sollecitazioni pervenute dalla Prefettura di Potenza». La sindaca di Senise Rossella Spagnuolo spiega così la vicenda della richiesta, da parte della Prefettura, di trasferire i migranti ospiti del Centro di Accoglienza Straordinaria (il Cas) gestito dalla società cooperativa Medihospes (ex Senis Hospes). La struttura è una masseria che si trova in contrada Sant’Acqua in una zona rurale a pochi chilometri a monte dell’abitato senisese. Il centro risulterebbe ospitare più persone di quanto invece potrebbe ( il numero massimo di migranti che possono essere ospitati lì sarebbe pari a 10), in base ad un sopralluogo effettuato, alla fine dello scorso mese di ottobre, dal responsabile dell’ufficio tecnico comunale.
«L’attenzione al fenomeno dell’accoglienza è molto alta - continua la sindaca - siamo un paese accogliente ma le persone non sono numeri». Il provvedimento della Prefettura, che ha inviato la nota in questione sia alla cooperativa e sia, per conoscenza, alla sindaca, arriva dopo una serie di interlocuzioni tra l’amministrazione comunale, l’azienda sanitaria e la stessa Prefettura. Nel settembre del 2016 con una nota a firma del responsabile dell’ufficio tecnico comunale si attestava che gli immobili in questione potessero essere utilizzabili per un numero massimo di 44 unità. Nel novembre di quello stesso anno l’azienda sanitaria di Potenza inviò una nota alla Prefettura e, tra gli altri, al sindaco di Senise (all’epoca Giuseppe Castronuovo).
Nella nota si presentavano i risultati di una verifica ispettiva effettuata qualche giorno prima in cui l’Asp concludeva che la struttura potesse ospitare un massimo di 18 persone (al momento della verifica dell’Asp ce ne erano 30). Due settimane dopo la stessa Prefettura aveva chiesto al Comune di Senise «urgenti notizie» in merito, con una nota inviata, per conoscenza anche alla cooperativa (all’epoca Senis Hospes). A questa urgenza, però, non seguì alcuna risposta da parte del Comune tanto che il 1 febbraio 2017 la Prefettura scrisse nuovamente per sollecitare l’ente senisese. Niente. “Dopo il nostro insediamento nel giugno del 2017- continua la Spagnuolo- abbiamo trovato non conclusa questa procedura e perciò nell’ottobre dello scorso anno il responsabile del settore tecnico è stato inviato ad effettuare un sopralluogo nella struttura». La relazione si conclude con l’indicazione di quante persone, in base al bando di gara, possano essere ospitate nella struttura: 10 con letti singoli, 8 con letti a castello.
Da qui il provvedimento della Prefettura. Inoltre è importante sottolineare che, come specifica anche la nota prefettizia, la Masseria della Ratta, non sarebbe nemmeno stata riproposta nell'ambito dell'ultima gara a cui ha partecipato la cooperativa. La Medihospes, contattata dalla nostra redazione giovedì, non ha voluto rilasciare dichiarazioni.
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