Pino Perciante
MARATEA - Legambiente dà i voti alla qualità delle acque lucane. Su quattro punti analizzati, tre sono risultati fuori norma e in uno di questi (Nova Siri) i prelievi hanno riscontrato un livello di inquinamento molto forte. È questa la fotografia scattata da Goletta verde di Legambiente. I siti in questione sono fiumi e canali. Sotto accusa la mala depurazione e gli scarichi illegali: i tecnici di Goletta Verde hanno analizzato quattro punti, di cui soltanto uno è risultato entro i limiti: la spiaggia di Calaficarra a Maratea.
Sulla costa ionica, invece, tutti e tre i punti monitorati sono risultati con cariche batteriche elevate, uno dei quali ha ricevuto un giudizio di «fortemente inquinato» (a Nova Siri, alla foce del canale Toccacielo) per la presenza di un carico inquinante con valori ben oltre i limiti stabiliti dalla normativa. E sono in particolare i fiumi a riversare in mare scarichi non depurati, che rischiano di compromettere la qualità delle acque di balneazione e di interi tratti di costa, con gravi pericoli non soltanto per l'ecosistema marino e per la salute dei bagnanti. È questo il bilancio del monitoraggio svolto in Basilicata da Goletta Verde. I dati sono stati presentati ieri mattina a Maratea da Serena Carpentieri, responsabile di Goletta Verde, e da Pietro Fedeli di Legambiente Basilicata. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il sindaco di Maratea, Domenico Cipolla, la portavoce del sindacato medici italiani, Dafne Pisani, e il responsabile aree protette di Legambiente, Antonio Nicoletti. I prelievi e le analisi sono stati eseguiti dal laboratorio mobile di Legambiente il 30 giugno. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi ed escherichia coli) e sono stati considerati come inquinati i risultati che superano i valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia, e fortemente inquinati quelli che superano di più del doppio questi valori. I punti inquinati: a Nova Siri, alla foce del canale Toccacielo, a Policoro, alla foce del canale Idrovora (2 km a nord della foce del Sinni) e a Scanzano Jonico, alla foce del canale Bufaloria (località Lido Torre).
Nella norma sole le acque campionate a Maratea, alla spiaggia di Calaficarra. Legambiente ha sottolineato come la Regione abbia risposto alle richieste fatte l’anno scorso dall’organizzazione ambientalista: «Con una delibera datata 26 maggio scorso– spiega Serena Carpentieri - le foci dei fiumi con bollino rosso sono state interdette alla balneazione per motivi di studio e di ricerca. Per i prossimi 4 anni, quindi, si faranno indagini specifiche sulle cause dell’inquinamento, sperando di individuare i responsabili degli scarichi illegali che, grazie alla nuova legge sugli eco reati, e all’introduzione del reato di inquinamento ambientale, potranno finalmente essere punti». Carpentieri ha, inoltre, rimarcato che quello di Goletta Verde «è un monitoraggio che non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali» e che per quanto riguarda le situazioni di criticità «parliamo solo di fiumi e corsi d’acqua».