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gli infermieri
29 Aprile 2016
POTENZA - Il Tribunale del Riesame di Potenza ha respinto la richiesta di revoca della misura degli arresti domiciliari per sei operatori socio-sanitari e un animatore del centro di riabilitazione «Opera Don Uva» di Potenza: le sette persone furono arrestate dai Carabinieri del Nas lo scorso 7 aprile nell’ambito di un’inchiesta della Procura del capoluogo lucano su presunti maltrattamenti nella struttura sanitaria.
Resteranno quindi ai domiciliari Giuseppe Cirigliano, Antonio De Bonis, Romeo De Mitri, Franco Faticato, Antonio Iannielli, Nunzia Angela Fiore e Nicola Valanzano. Il Riesame ha invece revocato la misura del divieto di dimora per Agatino Mancusi (direttore del reparto «M6» del Don Uva ed ex consigliere regionale dell’Udc), per altri due medici (Giuseppe Morelli e Fabrizio Volpe), e per due infermiere (Filomena Monaco e Maria Rosa Casella); per altri tre operatori socio-sanitari (Fortunato Genzano, Francesco Minicozzi e Cosimo Nicoletti) il Riesame ha invece confermato la misura del divieto di dimora.
L’inchiesta ha riguardato il «trattamento» riservato a una ventina di pazienti ricoverati nel Don Uva: le indagini sono state condotte tra maggio 2015 e lo scorso mese di febbraio. I Carabinieri hanno osservato quanto accadeva nella struttura sanitaria anche attraverso telecamere nascoste in vari punti: dai video sono emersi episodi di maltrattamenti ai pazienti (che in alcuni casi sono stati anche portati al pronto soccorso dell’ospedale per lesioni di vario tipo) e strutture fatiscenti. L'inchiesta è cominciata grazie alla denuncia di un parente di uno dei pazienti, che avrebbe notato qualcosa che non andava nel comportamento del personale.
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