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Potenza, entro fine anno lavori conclusi per le nuove torri ascensori

Potenza, entro fine anno lavori conclusi per le nuove torri ascensori

 
CRISTIANA LOPOMO

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CRISTIANA LOPOMO

Potenza, entro fine anno lavori conclusi per le nuove torri ascensori

Realizzate nell’area dell’ex fornace Ierace dopo lo sbancamento

Sabato 15 Marzo 2025, 14:10

POTENZA - Stanno sorgendo a vista d’occhio le due torri ascensori a ridosso dell’imponente sbancamento dell’area posta alle spalle del nuovo complesso edilizio dell’ex Fornace Ierace: collegamenti pedonali verticali all’avanguardia tra l’asse viario di via Cavour, tra San Rocco e Santa Maria, e il centro storico. Dopo la messa in sicurezza del terreno con un muraglione di contenimento «procede regolarmente» la realizzazione dell’impianto meccanizzato per cui sono stati previsti complessivamente due anni di lavori che, dunque, si «concluderanno per fine 2025 - ha assicurato Enrico Torlo, assessore all’Urbanistica e Lavori pubblici del Comune di Potenza – compresa la riqualificazione di via Carlo Bo e tutta l’area di collegamento tra la prima e la seconda torre con un intervento a integrazione di 2 milioni di euro».

Due torri – tra loro collegate da passerelle in acciaio – una coppia di ascensori per ciascuna, due punti di arrivo. La prima torre, di una cinquantina di metri di altezza, collegherà l’area dell’ex Fornace a via Carlo Bo: ha scontato «un leggero ritardo – ha spiegato l’assessore Torlo - per le difficoltà dovute a problemi di fornitura di acciaio su scala globale. Sarà affiancata lateralmente da un parcheggio multipiano, parzialmente interrato, con posti auto in parte privati e in parte comunali e area servizi». La seconda torre, alta una trentina di metri, da via Carlo Bo condurrà in via Vescovado: ha già la sua passerella d’accesso montata e all’interno i suoi due ascensori. Un’opera da 7 milioni e 800mila euro di fondi Po Fesr 2014 – 2020 che sta eseguendo l’impresa Mancusi costruzioni generali. Un progetto avviato con la precedente Giunta Guarente, ma approvato nel 2012 dall’Amministrazione Santarsiero e che prende le mosse da una Convenzione urbanistica del 1999. Pensato per una città dalla peculiare conformazione geomorfologica “a livelli” nell’ottica di incentivare la mobilità sostenibile e ridurre il traffico. Se n’è parlato sin da subito, anche sui social, già a commento dei primi render dell’allora progetto preliminare ironizzando che Mazinga Z stesse cercando casa proprio a Potenza.

Almeno per il momento sembra che il robot giapponese abbia distolto la sua attenzione dalla città, ma l’impatto è, per adesso, notevole: in particolare, quello della torre che “approda” a via Vescovado nei pressi dell’intersezione con via Scafarelli. Non manca chi contesta la «bruttura» che «oscura» diversi piani dei palazzi di fronte e chiude l’affaccio da finestre e balconi. Toccherà darsi il proverbiale pizzico sulla pancia, mentre la vera scommessa starà tutta nell’effettivo grado di fruizione che la cittadinanza farà di questo impianto, unitamente alla possibilità – da qui in avanti - di intercettare i finanziamenti necessari a dar seguito alle ulteriori progettualità da sempre messe in conto, ma che si sono man mano perse per strada: l’allungamento del collegamento dall’ex Fornace “a scendere” verso l’Unibas di Macchia Romana e la realizzazione della casa dello studente.

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