Domenica 07 Settembre 2025 | 21:06

Recuperare l’ex Cip Zoo dismesso ormai da 25 anni

 
Antonella Inciso

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Antonella Inciso

Recuperare l’ex Cip Zoo dismesso ormai da 25 anni

Obiettivo impegnare la Giunta regionale a dichiarare l’ex Cip-Zoo “area a carattere di unicità” con lo scopo di valorizzare un importante patrimonio della Regione

Giovedì 19 Settembre 2024, 10:15

La scritta “Suinicola lucana” sul cancello si legge a malapena mentre l’erba alta contorna la zona. Sono questi i segni dell’incuria e dell’abbandono dell’ex Cip Zoo, l’azienda della Regione impiegata per l’allevamento e la macellazione dei maiali e dismessa da oltre 25 anni. Ora, però, per questa struttura, a due passi dal Parco fluviale del Basento e dal Ponte Musumeci, alle porte della città, potrebbe esserci una occasione di rinascita. Almeno è questo che chiede il centrodestra, con una mozione presentata dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Galella. Obiettivo impegnare la Giunta regionale a dichiarare l’ex Cip-Zoo “area a carattere di unicità” con lo scopo di valorizzare un importante patrimonio della Regione. Una proposta quella di valorizzare l’area che Galella persegue da tempo, sin da quando da assessore regionale alle Attività produttive aveva avviato, senza successo, con gli uffici regionali l’iter per realizzare una consulenza giuridica ed un successivo studio di fattibilità. “Dare all’area il carattere di unicità – commenta il consigliere Galella - consentirebbe di sbloccare un’annosa situazione e sarebbe il primo passo per avviare un percorso di studi tecnici e progetti da selezionare, in virtù della messa in campo di strumenti straordinari, in un quadro di diverse opportunità tutte da definire e sui cui c’è massima apertura. Portare uffici e attività commerciali, per esempio, ma altresì luoghi di ritrovo e di ricreazione per i giovani e la movida notturna, come discoteche e spazi per la ristorazione, anche itinerante”. D’altra parte, a detta del consigliere regionale di FdI vi sono “strade diverse da poter percorrere per valorizzare questo bene”. “Si potrà decidere di fare una gara per edificare compatibilmente con l’indirizzo urbanistico dell’area. Oppure, ancora, si potrà chiedere un canone annuale a chi intende costruire. Queste sono solo alcune soluzioni. Certamente è opportuno ricorrere a società esperte e specializzate per individuare le destinazioni più utili per l’area e per attrarre nuovi investimenti” aggiunge ancora il consigliere regionale che ricorda come la bonifica della zona sia già avvenuta circa 15 anni fa “per cui il suolo è immediatamente utilizzabile per dare alla città di Potenza tutto ciò che ancora le manca in termini di servizi e opportunità economiche”. Opportunità economiche concrete se si considera che quei nove ettari di terreno con una “prima perizia sul valore dell’area” furono valutati oltre 20 anni fa “circa 17 milioni di euro”. Insomma, un progetto per valorizzare un’area “unica” ed importante della città su cui Galella chiede l’appoggio anche dell’amministrazione comunale di Potenza. Intanto, in attesa che la mozione abbia il via libera in Consiglio Regionale, sulla questione si registra una apertura da parte del capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Piero Lacorazza, che precisa di “valutare la proposta”.

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