POTENZA - Il quadro della situazione dello stabilimento Stellantis di Melfi (Potenza) è «preoccupante», con il rischio di «impattare fortemente sull'assetto socio-economico della Basilicata». E’ la considerazione al centro di un incontro convocato oggi, a Potenza, dal presidente della Regione, Vito Bardi (Forza Italia), con i segretari di Cgil, Cisl, Uil e Confidustria. Alla riunione - secondo quanto reso noto dall’ufficio stampa della Giunta lucana - «era stata invitata anche Stellantis, ma i suoi dirigenti, per concomitanti impegni all’estero, non sono intervenuti».
Nel ribadire «la necessità di fare corpo unico per affrontare nel suo complesso la questione Stellantis», il governatore lucano «ha assicurato l’impegno del governo regionale per difendere il territorio e i lavoratori, dando seguito agli impegni assunti con l’azienda per sostenere la continuità produttiva dello stabilimento di Melfi. Stiamo facendo e faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità e competenze», ha sottolineato Bardi.
Al termine dell’incontro «è stato deciso - è specificato nel comunicato - di preparare un documento unitario in cui sintetizzare le risultanze della riunione. Le richieste condivise: l’approvazione della delibera sull'impianto energetico chiesto da Stellantis, il 20% da trasferire allo Stato per quanto riguarda la quota di cassa integrazione, le garanzie da Stellantis rispetto alle agevolazioni concesse sul territorio. Verrà anche evidenziata la preoccupazione in relazione al ventilato mancato approdo della Gigafactory a Termoli, considerando che a Melfi c'è stato un investimento sul segmento batterie che rischia di essere vanificato».
Per la Uil e la Uilm Basilicata, l'incontro con Bardi «segna un aspetto positivo almeno sul piano del metodo che è quello di fare insieme un percorso per mettere in sicurezza stabilimento di Melfi, indotto e posti di lavoro. Così i segretari regionali della Uil Vincenzo Tortorelli e della Uilm Marco Lomio «a caldo» al termine dell’incontro. Per noi il Tavolo deve essere permanente per aggiornare costantemente l'evoluzione della situazione che ha carattere internazionale e nazionale e subisce continue variazioni. E per questo - secondo i dirigenti lucani della Uil - deve esserci un filo diretto con il Tavolo nazionale del Ministro Urso».
Per la Cgil e la Fiom, invece, «è grave come Cgil l’assenza di Stellantis al tavolo regionale sull'automotive convocato oggi
in Regione Basilicata e che ha prodotto, per tanto, un nulla di fatto. La presenza di Stellantis ai tavoli di confronto è necessaria in quanto la crisi del settore non è dovuta solo alla transizione ma alle scelte di Stellantis sull'efficientamento e la riduzione dei costi in assenza di adeguate politiche industriali. Chiediamo pertanto che il tavolo regionale, al di là degli annunci, venga riconvocato alla presenza di Stellantis a cui la Regione deve chiedere conto di occupazione e salario, e che sia propulsivo nel rapporto con il governo nazionale».
La Fismic-Confsal ha «posto con forza l’attenzione sui temi della questione energetica, sul 20% sugli ammortizzatori sociali, sull'area di crisi complessa, ribadendo che non è più il tempo di convocare tavoli per raccontarci le cose, ma di operare per far si che questi temi, che abbiamo sollecitato da tempo, trovino adesso una veloce ed efficace concretezza».
Stellantis, ribadiamo la disponibilità a incontrare Bardi
Stellantis Italia - in una dichiarazione - «ribadisce la propria disponibilità ad incontrare nelle prossime settimane il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, con cui da tempo è in atto un continuo e proficuo rapporto di collaborazione costruttiva sui temi industriali».
«Oggi l’Azienda - è specificato nella dichiarazione di Stellantis Italia - non ha potuto essere presente all’incontro organizzato presso il palazzo della Giunta Regionale per impegni pregressi che erano stati comunicati nei giorni scorsi alla Regione Basilicata e che non è stato possibile annullare»