POTENZA - Il prelievo dei reni e del fegato di un uomo di 74 anni, morto per emorragia cerebrale, è stato effettuato la notte scorsa nell’ospedale San Carlo di Potenza in collaborazione con il San Camillo di Roma. Ne ha dato notizia, attraverso l’ufficio stampa, il direttore generale, Giuseppe Spera, il quale ha inviato ai familiari il suo «ringraziamento personale» e quello della azienda ospedaliera regionale «per il gesto di grande sensibilità e generosità».
«Pensare alla vita di un altro - ha evidenziato il dg - nello stesso momento in cui finisce la vita di un proprio familiare è un gesto di magnanimità che riempie il cuore di speranza». Spera si è congratulato con tutte le persone coinvolte «per aver contribuito, ognuno per la propria competenza, a rendere migliore la vita di un cittadino lucano a cui è stato trapiantato il fegato».
Si tratta di «un bisogno di futuro che quasi non ci appartiene più, ma che da gesti come questi riemerge in ognuno di noi per assicurarci la forza di gestire meglio la malattia pandemica. Tra gli effetti del Covid-19 si è registrato un calo nelle donazioni degli organi. E, di conseguenza, nei trapianti. Un ringraziamento particolare - ha continuato - va dunque a tutti i medici e agli operatori sanitari, al Centro trapianti regionale che ha coordinato le operazioni e si è attivato per la tipizzazione tissutale, alla equipe del 'San Camillò di Roma giunta in nottata a Potenza, tanto più perché - ha concluso - le operazioni di prelievo sono state effettuate nel pieno della emergenza, nel quale è stato decisivo il lavoro e il contributo di tanti». (ANSA).