Sedici persone sono state denunciate in stato di libertà alla magistratura, in provincia di Potenza, con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato, con un anno all’erario pari a circa centomila euro.
Le denunce sono state decise durante controlli fatti insieme da Carabinieri e funzionari dell’Inps, in particolare a carico di imprese agricole ed edili. E’ stata ricostruita una «fitta rete di prestazioni lavorative fittizie, o creato ad arte per consentire ai beneficiari di usufruire dell’indennità di disoccupazione oltre che consentirgli, ai fini pensionistici, illeciti ricavi futuri».
In particolare, sono emersi i casi di un consulente del lavoro che, proprio durante le ispezioni in ditte edili, "costituiva fittizi rapporti di lavoro per sé e gli altri indagati"; e di due donne, assunte come impiegate ma, in realtà, una assegnata a ricopiare «a mano e in bella copia» i preventivi del suo «pseudo datore di lavoro"; l’altra impegnata «solo a rispondere al cellulare del datore di lavoro».

L’accusa è di truffa aggravata ai danni dello Stato, con un anno all’erario pari a circa centomila euro
Giovedì 04 Giugno 2020, 13:59