POTENZA - Lo screening sierologico del ministero della Salute arriva nei due capoluoghi: oggi e domani a Matera e dopo il 2 giugno (forse il 6 e il 7) a Potenza. A Matera sono 803 le persone che dovrebbero acconsentire al prelievo del sangue per comprendere la diffusione del Covid 19. A Potenza, invece, è un po’ più numeroso il campione prescelto che è di 884 abitanti.
Si conoscono già le date di altre Comuni di media grandezza, tra cui Lauria e Lavello. A Lauria si partirà il 4 giugno e il campione consiste in 169 abitanti. A Lavello, invece, i test saranno eseguiti il primo giugno. Stessa data per un altro centro importante della regione, vale a dire Lagonegro dove sono chiamati a partecipare 71 abitanti. A Lavello, invece, sono 183 le persone che dovrebbero aderire. Intanto, nei giorni scorsi, i test sono stati eseguiti nei comuni di Anzi, Avigliano, Atella, Marsico Nuovo, Melfi, Vietri, Campomaggiore, Balvano, Genzano, Sarconi, Pietragalla, Picerno, Rapolla, Moliterno, Viggiano, Castelgrande, Tolve, Marsicovetere, Palazzo S. Gervasio, Venosa e Bella.
Secondo i dati della Croce rossa lucana, fino ad ora solo poco più del 30 per cento delle persone selezionate dall’Istat ha acconsentito di fare il test. Una percentuale che può sembrare esigua, ma che in realtà è in linea con il dato nazionale. Il 20 per cento del campione, invece, si è rifiutato, mentre il 48 per cento ha chiesto, per vari motivi, di essere ricontattato oppure non ha risposto.
«Molte persone non hanno risposto al telefono, mentre invece altre si sono riservate di decidere», spiega Antonello Capodiferro, presidente vicario della Croce rossa lucana. Nel campione è finito anche un bimbo di venti mesi, ma i genitori hanno chiesto del tempo per decidere. Dalla Croce rossa arriva un appello alla massima partecipazione: «È necessario e fondamentale che le persone che verranno contattate rispondano positivamente alla chiamata – sottolinea Capodiferro -. Se ricevete una telefonata dal numero 06.55101060 non è una truffa telefonica, ma la Croce rossa di Basilicata. Volontari e colleghi stanno lavorando senza sosta per questo servizio importante per le nostre comunità. Ognuno può fare la sua parte».
I primi campioni di sangue prelevati sono già arrivati al laboratorio del San Carlo che è il centro di riferimento regionale. A fine campagna tutti i test verranno inviati allo «Spallanzani» dove saranno conservati per cinque anni. La domanda a cui Istat e governo vogliono dare una risposta è quante persone hanno sviluppato gli anticorpi al Covid 19.
I 7.512 lucani prescelti per partecipare ai test sono una parte del campione nazionale di popolazione che è di 150 mila persone. Verranno coinvolti in tutto 2.000 comuni (71 in Basilicata). L’indagine dovrebbe durare all’incirca un paio di settimane. La partecipazione non è obbligatoria, ma si auspica un’ampia risposta. Inoltre, i test sono gratuiti, quindi se si riceve una telefonata da qualcuno che propone di fare un test a pagamento meglio riattaccare subito e forse chiamare anche le forze dell’ordine.