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Ferrovie
Massimo Brancati
09 Agosto 2019
POTENZA - Ogni anno la Regione Basilicata versa qualcosa come 27 milioni di euro alle Fal. Ci si aspetta un ritorno in termini di efficienza e di rapidità nelle questioni legate al trasporto ferroviario. Ma lo scenario è complicato: la sospensione della circolazione dei treni a causa dei lavori ai sottopassi di via Roma e via Campania, a Potenza, sta creando notevoli disagi ai cittadini. Il segretario regionale della Cgil, Angelo Summa, e il segretario Filt Cgil Franco Tavella, chiedono alle Fal di indicare tempi certi sulla fine dei lavori: «Il problema - sottolineano Summa e Tavella - non può risolversi con affrettate sospensioni di linee e chiusure di stazioni ma va affrontato con un monitoraggio puntuale e programmato, evitando ulteriori disagi ai lucani già penalizzati da una mobilità inefficiente e inadeguata».
Il tema è anche al centro di una nota al fulmicotone della coordinatrice regionale Usb Basilicata, Rosalba Guglielmi e del coordinatore Usb Trasporti Francesco Laurenzana. Prima di addentrarsi nella questione, i due volgono lo sguardo al passato. Un passato che continua a condizionare il presente: sono trascorsi sette anni dalla sospensione del servizio ferroviario a causa dei lavori di ammodernamento sulla tratta Genzano-Avigliano Lucania della relazione Bari-Altamura-Potenza. I lavori sarebbero dovuti durare un solo anno. Ma dopo sette anni di chiusura e a fronte di milioni di euro spesi - tuona l’Usb - i cantieri sono fermi e non è dato conoscere il loro cronoprogramma nè la data presunta di riapertura».
Sulla linea Avigliano Città – Avigliano L. – Potenza Inf., come dicevamo, è stato sospeso il transito nei mesi di luglio e agosto per i lavori dei sottopassi, ma secondo l’Usb «la sospensione del servizio sull’intera linea appare eccessiva». Così come la chiusura delle stazioni di Avigliano Città, Potenza S. Maria e Potenza Inf. Scalo, con gli utenti che hanno difficoltà ad acquistare i biglietti dei servizi sostitutivi su gomma o avere informazioni. «Ci auguriamo per la Basilicata che la “temporanea” sospensione dei servizi ferroviari - dicono Guglielmi e Laurenzana - non costituisca il primo atto di un piano di dismissione delle linee Avigliano – Potenza e Bari – Potenza, scelta sbagliata e improponibile, anche per i milioni di euro che si stanno spendendo, contro la quale ci opporremmo strenuamente».
Anche nel Materano non mancano le critiche: «Il 2019 sta passando ma i treni della Metropolitana di Matera restano ancora fermi di domenica e festivi, nonostante i fondi per le corse siano ormai disponibili. Il tempo di percorrenza Bari-Matera resta invariato, (circa due ore) e il nuovo parcheggio di Serra Rifusa resta vuoto. Intanto per il “raddoppio selettivo” della linea Fal Bari-Altamura-Matera occorreranno altri anni ancora, con esiti sicuramente limitati rispetto ai costi. Il risultato finale - conclude l’Usb - sarà una linea ferroviaria che nasce vecchia perché scollegata dalla rete nazionale».
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