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Basilicata, mannaia su specializzandi medicina: la Regione non finanzia borse

 
Antonella Inciso

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Antonella Inciso

Laurea Medicina in inglese a Taranto, siglata convenzione: fondi per oltre un milione

Scaduto termine per borse in più che consentono a lucani di non cambiare residenza

Giovedì 27 Giugno 2019, 10:22

POTENZA - I giovani medici lucani quest’anno non potranno contare sui contratti aggiuntivi della Regione per ottenere la specializzazione. Piuttosto al momento dovranno dividersi quei pochi posti che sono messi a concorso dallo Stato nei territori dove si trovano le Facoltà di medicina in Italia e gli ulteriori che mettono a disposizione le altre regioni italiane ma con il vincolo della residenza. Il termine per la sigla del protocollo con il Ministero della Salute per i posti aggiuntivi finanziati dalle Regioni è scaduto ieri ed il Dipartimento salute non ha inoltrato alcuna richiesta. Neanche quella di pochi posti come aveva fatto il governo regionale negli anni scorsi.

Al momento, dunque, solo la possibilità di una eventuale proroga potrebbe consentire alla Regione di stanziare nuovi fondi per i contratti aggiuntivi di specializzazione medica. Contratti che di fatto non solo consentono ai giovani medici lucani di specializzarsi ma anche di evitare il trasferimento in altre regioni, considerato che per partecipare alla selezione degli altri territori c’è il criterio della residenza e, nel caso della Toscana, regione che finanzia i contratti di tutti i medici che ne fanno richiesta, anche il vincolo di restare dopo la specializzazione a lavorare per almeno altri tre anni.
Insomma, un problema nell’intricato puzzle della sanità lucana costretta a fare i conti con la carenza di medici e le necessità dei cittadini, in particolar modo anziani, che aumentano.

Eppure fino all’anno scorso la stessa Regione metteva sul piatto ben tre milioni di euro per finanziare le borse aggiuntive. Borse il cui numero era, comunque, insufficiente rispetto alle necessità dei giovani medici lucani. Ora, invece, oltre al danno di dover andare via dalla Basilicata per partecipare ai concorsi per i posti di specializzazione i giovani medici lucani hanno anche la beffa di non poter avere neanche quei pochi posti in più che la Regione fino allo scorso anno metteva a disposizione.

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