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Emiliano affronta il premier in punta di fioretto

 
Flavio Campanella

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Flavio Campanella

Sabato 09 Settembre 2017, 19:19

BARI - E’ interamente rivolto al premier Paolo Gentiloni il discorso con cui il governatore pugliese, Michele Emiliano, durante l’inaugurazione della 81/a edizione della Fiera del Levante, avverte il governo nazionale che la Puglia non vuole «sentire il fiato sul collo dei centri di potere», e «non mollerà mai» sul 'Nò alle ricerche di petrolio in mare, sulla necessità di decarbonizzare l’Ilva di Taranto, sulle risorse per il Sud, nè tanto meno sulla volontà di consultare i cittadini sulle opere che impattano sul territorio, come prevede la legge regionale sulla Partecipazione impugnata ieri dal Consiglio dei ministri.
Il premier ascolta attentamente, anche quando Emiliano ribadisce che la Puglia ha la «testa dura» ma «è pronta a collaborare col governo». Anche perché, evidenzia il governatore a margine della cerimonia, «ci sono cose che si dicono prima e dopo» i discorsi ufficiali, e «sono certo che nei prossimi giorni lavoreremo con il governo per risolvere tutte le questioni che abbiamo posto».

Nel suo intervento, scritto con l’aiuto di circa 300 internauti che hanno accolto il suo appello su Facebook a dargli spunti e idee, il governatore non si risparmia e promette "battaglia davanti alla Corte Costituzionale, con tutta la forza morale di cui disponiamo», sulla legge per la Partecipazione che è «identica a quella della Toscana che però non è stata impugnata». «Evidentemente - sostiene Emiliano - la Puglia è una sorvegliata speciale» dal governo che ha «rifiutato la nostra disponibilità a modificare la legge» qualora «fosse risultata politicamente indigesta». Per questo dice a Gentiloni che «non è finita la sua opera di pacificazione del Paese» e lo invita «a non demordere e a non piegarsi davanti a nulla». Per ora, il governatore pugliese «è moderatamente soddisfatto» dal discorso di «un presidente del Consiglio che deve tenere insieme un governo molto complesso dal punto di vista dell’architettura». Ma che ha però «finalmente avuto, dopo molti anni, il tono giusto per un presidente del Consiglio che ritiene di nuovo fondamentale la questione meridionale».

Nel suo discorso Emiliano definisce la legge sulla 'Partecipazionè «pane duro per le lobbies» e, sottolineando che serva una legge così anche all’Italia, è «convinto che il governo capirà che non c'è nessun problema costituzionale». Sono ancora l’ambiente e la salute a occupare il centro del suo intervento quando Emiliano ricorda al premier che gli acquirenti dell’Ilva «posticipano in modo inaccettabile perfino la copertura dei parchi minerali». E, ancora, rimarca che "decarbonizzare l’Ilva chiuderebbe le procedure di infrazione di tutta Italia per i superamenti del Pm10 (polveri sottili inquinanti, ndr)». Anche sul Patto per la Puglia il governatore alza la testa spiegando che è «in avanzata attuazione» e che la "Regione sta anticipando ai soggetti attuatori le risorse che il governo non ha ancora messo a disposizione». 

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