Sabato 06 Settembre 2025 | 18:04

Bitonto, stop al seggio per due consiglieri «leali» ad Abbaticchio

 
Bitonto, stop al seggio per due consiglieri «leali» ad Abbaticchio

Lunedì 01 Maggio 2017, 10:43

Enrica D’Acciò

BitontoAltro che cinesi in fila per il voto. La sezione del Pd di Bitonto è stata così ligia alle regole che non ha fatto votare nemmeno i «cuginastri» delle liste civiche. Ieri due consiglieri comunale di centrosinistra, ma non dello schieramento del Partito Democratico, sono tornati a casa con i 2 euro in mano e senza toccare la scheda elettorale, perché dal seggio hanno impedito loro di votare.

«Appartenenti ad altri movimenti politici», li hanno immediatamente riconosciuti gli scrutatori, appellandosi alle norme contenute nello statuto del Partito.

I due movimenti in questione, al secolo «Progetto Comune» e «Città Democratica» hanno sostenuto per un quinquennio la giunta di Michele Abbaticchio e si preparano a sostenerla ancora, sulla parte opposta della barricata dove siedono i Democratici che, per questi 5 anni, sono stati invece all’opposizione e che non sosterranno Abbaticchio alle amministrative di giugno.

Insomma la sezione cittadina del Pd ha optato per la linea «dura e pura» quanto al filtro dei votanti. Salvo poi, a quanto pare, garantire un salvacondotto a chi è in coalizione per le prossime amministrative. Il caso, destinato a far discutere, è scoppiato sempre ieri quando Giovanni Ciccarone, consigliere comunale della civica di centrosinistra «Progetto Comune», si è recato al seggio di piazza Aldo Moro per esprimere il suo voto.

«Non expedit», gli avrebbero risposto dal seggio. Ciccarone ha chiesto allora lumi ed è saltato fuori il comma 9 dell’articolo 2 dello statuto del Partito. «Sono escluse dalla registrazione nell’Anagrafe degli iscritti e nell’Albo degli elettori del Pd le persone appartenenti ad altri movimenti politici o iscritte ad altri partiti politici o aderenti, all’interno delle Assemblee elettive, a gruppi consiliari diversi da quello del Partito Democratico».

Il presidente del seggio di Bitonto città, Nicola Antuofermo, è stato irremovibile. Dopo avere espresso disappunto, Ciccarone se n’è andato senza votare.

Il copione si è ripetuto con Filippo D’Acciò, consigliere comunale di «Città Democratica». Mentre D’Acciò chiedeva spiegazioni sul rifiuto, è arrivato al seggio Giovanni Procacci, già senatore Pd, oggi consigliere del presidente della Regione, e candidato segretario nazionale del Pd, Michele Emiliano.

Procacci ha cercato di perorare la causa delle civiche ma dal seggio sono rimasti irremovibili. Neanche D’Acciò ha votato. Nel pomeriggio, complici i social network, la notizia si è diffusa in città, creando fra l’altro non pochi imbarazzi. Più di un esponente di altri partiti e movimenti politici, compagni di opposizione in questi cinque anni e, soprattutto, alleati di coalizione per il prossimo 11 giugno, sono stati visti uscire dalla cabina elettorale di piazza Moro, in barba all’articolo 2 comma 9 dello statuto del Pd.

Per la cronaca, a Bitonto si registrano 1.862 voti validi, dei quali 1.147 vanno a Emiliano, 446 a Renzi e 269 a Orlando.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)