TARANTO - «Sulla decarbonizzazione in realtà il governo ha già cominciato a lavorare molto prima che il presidente Emiliano ne parlasse. Il punto è: qual è l'investimento che rafforza al meglio la presenza industriale su Taranto e, contemporaneamente, tutela al meglio salute dei cittadini e ambiente dell’area di Taranto?».
Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, a margine del tavolo sul Contratto interistituzionale di Sviluppo (Cis) per Taranto e Statte, che si è riunito questo pomeriggio nella prefettura ionica.
«Come detto nel decreto legge di quest’estate, che - ha aggiunto il sottosegretario - inspiegabilmente il presidente Emiliano contesta, il primo passo è esattamente il piano ambientale che viene proposto da chi si candida a rilevare l'Ilva. In questo passaggio chiave bisognerà vedere quali sono le proposte che emergono, presentate da gruppi di imprese molto qualificate, che conoscono i processi produttivi, conoscono molto bene le tecnologie più adatte sul piano ambientale».
E’ in corso «in queste settimane - ha precisato De Vincenti - l’esame dei piani ambientali da parte del comitato di esperti nominato dal ministro dell’Ambiente. Noi sceglieremo la soluzione ambientalmente più compatibile, la più coerente con la tutela della salute dei cittadini».
Quanto ai rilievi mossi dal governatore pugliese Michele Emiliano, che ha illustrato nei giorni scorsi il progetto di decarbonizzazione dell’Ilva con l'utilizzo del preridotto, il sottosegretario ha detto che «le preoccupazioni non hanno ragione d’essere. Vedremo se il piano ambientale più consono alla tutela della salute dei cittadini di Taranto prevederà la decarbonizzazione o altre tecnologie. Ci sono tecnici, ingegneri, esperti di sanità, in grado di giudicare forse meglio dei politici. Noi - ha poi affermato - vogliamo che questa procedura sia all’insegna della massima serietà». (ANS