BARI - Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, dopo essere stato minacciato di morte, ritiene di «non avere bisogno della scorta: sarebbe - dice - una sconfitta per la città». Il primo cittadino del capoluogo pugliese ha ricevuto minacce di morte dopo gli scontri tra abusivi e forze dell’ordine nel corso dell’ultimo giorno dei festeggiamenti del Patrono San Nicola, durante i quali è stata vietata la vendita di carne ai non autorizzati.
Il sindaco sente che la cittadinanza gli è vicina: «I cittadini - dice - si sono schierati tutti dalla parte della legalità. In questa città - sottolinea - i diritti sono delle persone che rispettano le regole». Decaro ricorda che per consentire a tutti di lavorare regolarmente, «abbiamo fatto fare corsi, abbiamo dato le autorizzazioni, abbiamo assegnato i posti».
Il primo cittadino ritiene non sia necessario un incremento degli uomini delle forze dell’ordine in città: «No - spiega - perché quello che è accaduto l’altro giorno accade quotidianamente: è lo scontro tra lo Stato e gruppi criminali in questa città». «Da anni - sottolinea Decaro - forze dell’ordine e magistratura fanno un lavoro straordinario a Bari: hanno decapitato tutti i clan criminali, hanno fatto un grandissimo lavoro».
«Poi - rileva - ogni giorno ci sono fibrillazioni tra i diversi clan per cercare di occupare spazi che qualcuno magari ha lasciato. Ci sono fibrillazioni interne ai clan per fare scalate interne, per prendere il posto di qualcun altro. Ma - conclude - la presenza delle forze dell’ordine e della magistratura si sente molto in questa città».