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Erasmus Theatre: da San Cesario gli spettacoli per gli studenti approdano sul web

 
Alberto Nutricati

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Alberto Nutricati

Erasmus Theatre: da San Cesario gli spettacoli per gli studenti approdano sul web

Roberto Cesarone: «Il Covid non ferma l'arte»

Venerdì 08 Gennaio 2021, 11:23

Dal cuore del Salento, una rivoluzione nell’ambito del teatro per le scuole e non solo.
Erasmus Theatre, con sede a San Cesario, è una tra le prime compagnie a livello nazionale che produce e distribuisce nei teatri di tutta Italia spettacoli per studenti in inglese, francese, spagnolo e italiano. Oltre 200 spettacoli ogni anno, da quasi vent’anni a questa parte. Da poche settimane, Erasmus Theatre è diventato «Digital».

Fondatore e responsabile del sodalizio è Roberto Cesarone, trasferitosi da Vercelli a Lecce nel 1999. Un emigrante al contrario, come gli piace definirsi, che giunto nel Salento ha trasformato un cinema in disuso nella sede operativa di Erasmus Theatre.
«Erasmus Theatre – spiega Cesarone – nasce con la finalità di avvicinare i giovani al teatro attraverso lo studio delle lingue straniere. È bello vedere come gli studenti entrino a teatro un po’ svogliati ed escano con qualcosa in più negli occhi. È per noi una gioia immensa, perché crediamo che il teatro apra mente e orizzonti, in una società che invece tenta di chiuderli».
Proprio per questo le attività di Erasmus Theatre non si sono mai fermate, nonostante il Covid.

«A causa della pandemia – aggiunge Cesarone – abbiamo dovuto annullare i nostri tour e chiudere gli uffici, ma non volevamo perdere il rapporto con studenti e insegnanti e volevamo dare una mano alla didattica a distanza. Allora abbiamo pensato di far recitare ai nostri attori delle poesie in lingua originale, incluse nei programmi scolastici. Queste letture, pubblicate sui nostri canali, sono diventate virali. A seguire, coerentemente con il nostro motto: “Non problemi, solo soluzioni”, abbiamo pensato che se una partita di calcio o un film per il cinema possono essere visti in tv, qualcosa di simile si poteva fare anche con il teatro. Abbiamo creato un’associazione di associazioni teatrali e abbiamo realizzato una piattaforma digitale per studenti, aperta anche ai privati, con un’intera stagione teatrale. Non solo spettacoli, ma anche lezioni di e sul teatro, di educazione civica e tanto altro».
Insomma, di necessità virtù.

«Non abbiamo pensato a quello che non potevamo fare, ma a quello che possiamo fare. Si tratta – precisa – della prima piattaforma mondiale di teatro e parte da Lecce, dal Salento. Per realizzarla abbiamo investito molto, ma è un progetto in cui crediamo immensamente e che può viaggiare in parallelo con gli spettacoli dal vivo».
Difficile tracciare un bilancio. «Siamo ancora qui – prosegue – e siamo seguiti dai ragazzi di oggi e da quelli che erano i ragazzi di ieri e che oggi magari sono diventati attori o insegnanti. Chiunque faccia teatro lo fa per strappare un applauso. Quello che facciamo spinge il mondo in una direzione più bella, più viva, più emozionante e in un mondo più vero, sia pure attraverso la finzione del teatro. Riusciamo a creare qualcosa e quando quel qualcosa piace al nostro pubblico, ciò va oltre a ogni bilancio economico. È un bilancio di cuore ed è l’unico che conta per noi».

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