NEW YORK - Hanno le scapole che sporgono dalla pelle come quelle di una teen-ager anoressica: le balene del Pacifico stanno dimagrendo a vista d'occhio e gli scienziati sospettano che il riscaldamento delle acque del pianeta possa essere una causa scatenante.
Dalle coste di Vancouver e di Seattle alle acque del Messico gli scienziati hanno constatato il fenomeno in cetacei un tempo formosi: il numero di balene «ossute» o «con le scapole sporgenti sottopelle» è in aumento per la prima volta da quando tra 1999 e 2000 malnutrizione e malattie provocarono la morte di un terzo della popolazione dei giganti del mare.
Finora gli esperti non visto calare i numeri delle balene ma sospettano che l'emergenza magrezza, che ha coinvolto finora un animale su dieci, sia da attribuire allo stesso fenomeno che si verificò otto anni fa: un rapido riscaldamento delle acque dell'Artico dove i cetacei vanno a nutrirsi.
Il «Los Angeles Times» punta i riflettori sulla nuova tragedia sulle balene 'taglia Twiggy' mentre su scala planetaria l'ex vice-presidente americano Al Gore lancia un appello contro l' effetto serra con il maxi-concerto bio-rock Live Earth. Una delle manifestazioni si svolgerà a Washington a pochi passi dalla Casa Bianca e intanto oggi in aiuto all'ex rivale del presidente George W. Bush nelle elezioni del 2000 è scesa in campo Harvard, l'università dove i due leader hanno entrambi studiato.
L'ateneo più antico d'America ha annunciato il lancio di un progetto biennale per mettere a punto un nuovo accordo che raccolga l'eredità del trattato di Kyoto con l'apporto di uomini d'affari, leader accademici e esperti del governo accanto a gruppi ambientalisti. Il Protocollo verde, che scade nel 2012, venne firmato nel 1997 dall'allora presidente Bill Clinton ma ripudiato da Bush nel 2001 nella considerazione che avrebbe potuto danneggiare gli interessi dell'economia americana.
Ma torniamo alle balene: i grandi cetacei dipendono per la loro alimentazione da crostacei delle dimensioni di gamberetti per le loro migrazioni verso Sud. Mentre i ghiacci dell'Artico si ritirano a causa dell'effetto serra, i crostacei che un tempo prosperavano nelle acque dello stretto di Berings hanno cominciato a scarseggiare.
Balene pelle e ossa hanno cominciato a farsi vedere quest' anno nelle acque protette della Laguna di San Ignacio della Baja California in Messico dove i giganti del mare passano l'inverno a svezzare la prole prima di tornare ogni estate tra i ghiacci dell'Artico.
Gli scienziati hanno inoltre notato che durante la migrazione, anziché procedere verso l'Artico a nuotate forzate, le balene si fermano a fare «merendine» frequenti lungo la strada. Questo tipo di alimentazione ha i suoi rischi perché l'esposizione a nuovi cibi può mettere a contatto le balene con pericolosi parassiti. Ci sono stati inoltre due incidenti fatali quest'anno all'altezza del Golden Gate di San Francisco in cui balene risalite in superficie a respirare dono aver «cenato» con snacks sui fondali sono state sventrate dalle eliche di navi cargo.
Alessandra Baldini
Sabato 07 Luglio 2007, 00:00
16 Luglio 2025, 18:41
















