TOKYO - Pauroso incidente ferroviario oggi in Giappone, il peggiore negli ultimi 40 anni: un convoglio per pendolari delle West Japan Railways, con 580 passeggeri a bordo in viaggio in una sconfinata distesa di case tra le popolose città di Osaka e Kobe nel Giappone centrale, è deragliato in curva nei pressi della stazione di Amagasaki. Dei cinque vagoni volati fuori dei binari, due sono andati a schiantarsi contro un condominio di otto piani, posto ad appena sei metri dalla linea ferroviaria. Al momento i morti sono 50 e i feriti 325.
«Il palazzo ha tremato molto più violentemente che nel disastroso terremoto di Kobe del gennaio 1995, che semidistrusse la città con oltre 6.000 morti e 40.000 feriti», ha raccontato una ragazza che ha assistito alla terrificante scena dal sesto piano del condominio.
I due vagoni finiti contro il condominio si sono appiattiti come saponette uno sopra l'altro rendendo per ore impossibili le operazioni di estrazione dei passeggeri rimasti intrappolati. Quattro di essi sono stati trovati per miracolo ancora in vita otto ore dopo l'incidente. Non si sa se e quanti passeggeri siano ancora intrappolati.
Le cause del disastro, avvenuto alle 9.18 locali nell'ora di punta, sono ancora ignote. Ma con ogni probabilità sono una combinazione di errore umano, inadeguatezza tecnologica e scarso rispetto delle norme di sicurezza, sorprendenti in un paese che delle ferrovie ha fatto uno dei miti più duraturi e invidiati della sua eccellenza. Il treno della linea "Fukuchiyama", guidato da un conducente di 23 anni, con 11 mesi di esperienza di lavoro, ha indicato in una conferenza stampa un alto responsabile delle "West Railway Japan", una delle sei società private per passeggeri (più una società per il trasporto merci) in cui fu smembrato nel 1987 il colosso delle ferrovie dello stato giapponesi, stava viaggiando forse a un velocità eccessiva all'imbocco della curva. Sembra anche che il congegno di frenata automatica in caso di eccesso di velocità posto nei pressi della curva fosse di un modello antiquato, che non è entrato in funzione. E lungo la linea ferroviaria nella curva non c'era alcuna barriera protettiva a difesa delle case vicine. Dopo il deragliamento il treno ha fatto irruzione prima in un posteggio trascinando con sè un'auto e si è poi schiantato contro il condominio di otto piani.
«L'incidente è avvenuto mentre era in corso una conversazione tra il centro di controllo e il capotreno, un veterano, che aveva appena informato di un errore del giovane conducente alla stazione precedente di Itani dove aveva fermato il treno circa 8 metri oltre il punto previsto venendo costretto a fare retromarcia. Il ritardo sulla tabella di marcia era stato calcolato attorno ad un minuto e trenta», ha detto l'alto dirigente - L'incidente si è verificato in una curva dove la velocità massima consentita è di 70 km. Secondo i nostri calcoli, il deragliamento può avvenire solo se la velocità tocca in quel punto i 133 km».
Il responsabile ha tenuto a dire che «al momento è impossibile sapere a che velocità viaggiasse il treno». Ma le prime testimonianze dei pendolari sopravvissuti al terribile incidente parlano di un convoglio lanciato ad una velocità molto sostenuta, a indicare che il giovane conducente stava cercando di recuperare il tempo perduto alla stazione precedente. «Il treno andava molto forte, più che gli altri giorni - ha raccontato uno dei sopravvissuti - c' stata una brusca frenata poi un urto fortissimo ed un fragore assordante. Ci sono stati momenti di panico. Sul treno c' erano molti studenti di scuola media superiore». Il conducente del convoglio è gravemente ferito, mentre il capotreno è rimasto illeso.
L'incidente di stamani è il peggiore in Giappone negli ultimi 40 anni, più grave dei 42 morti in un incidente nel 1991 sulla linea ferroviaria "Shiragaki Kogen" nella vicina prefettura di Shiga. E' la prima volta in assoluto poi che un treno si schianta contro una casa.
Entrambe le linee sono gestite dalla società "West Japan Railways", che detiene il peggior record di sicurezza tra le sei compagnie per passeggeri nate dallo smembramento delle Ferrovie dello Stato giapponesi, famose per puntualità, efficienza e sicurezza e orgogliose del loro gioiello tecnologico delle linee superveloci Shinkansen, inaugurate nel 1964 e le prime al mondo a viaggiare su velocità media oltre i 250 km orari. Più volte i sindacati hanno denunciato il concentramento degli investimenti in tecnologia e sicurezza sulle linee superveloci Shinkansen, e il conseguente relativo abbandono in cui versano le altre linee. Ma il management ha sempre negato le accuse. Il governo del primo ministro Junichir Koizumi ha costituito un'unità di crisi e di indagine sulle cause del disastro. «Quanto è avvenuto stamani è al momento inspiegabile dal punto di vista dei progressi tecnologici raggiunti nel settore dei trasporti ferroviari», ha detto il portavoce del governo Hiroyuki Hosoda.
Roberto Maggi
Lunedì 25 Aprile 2005, 14:29
03 Novembre 2024, 18:30