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Scimpanzé destinati a scomparire entro 50 anni

 

Martedì 08 Giugno 2004, 14:29

02 Febbraio 2016, 19:00

JOHANNESBURG - Lo scimpanzé, il parente più stretto dell'umanità, corre il rischio di estinguersi nel giro di cinquant'anni, in quanto è cacciato per la carne, e minacciato dal disboscamento e dalle malattie.
Per gli ottomila esemplari che rimangono della specie più vulnerabile, che si trova sopratutto in Nigeria, il tempo di sopravvivenza potrebbe essere molto minore: potrebbero scomparire in soli vent'anni.
Questo è quanto emerge da uno studio presentato in una conferenza del The Pan African Sanctuaries Alliance (Pasa) con sede a Johannesburg, un insieme di riserve naturali che si prendono cura di orfani di primati o di primati feriti.
«Crediamo che la caccia illegale per la carne sia il responsabile principale della rapida diminuzione del numero degli scimpanzé, insieme al disboscamento, all'opera dell'uomo e alle malattie», ha dichiarato la Pasa.
«La situazione è molto più grave di quanto pensassimo» ha detto Norm Rosen, un antropologo della California State University-Fullerton che ha coordinato lo studio. La ricerca ha utilizzato il numero sempre crescente di orfani di scimpanzé che sono stati portati da diverse persone alle riserve, per calcolare la perdita di scimpanzé adulto allo stato selvaggio. Dallo studio di Rosen si evince che muoiono dieci scimpanzé per ogni orfano che raggiunge la riserva. «I numeri che stiamo registrando alle riserve non sbagliano: non potrebbe esserci un flusso di arrivo di scimpanzè orfani come quello a cui stiamo assistendo, senza la scomparsa massiccia di scimpanzé adulto», ha detto Rosen.
Le 19 riserve PASA si prendono cura attualmente di 670 scimpanzé, il cinquanta per cento in più rispetto a tre anni fa.
Recentemente, uno studio delle Nazioni Unite aveva detto che solo il dieci per cento dei grandi primati dell'Africa sarà in grado di sopravvivere quasi indisturbato entro il 2030, se la costruzione di strade e altre infrastrutture continuerà al ritmo attuale.
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