Via il fumo di sigaretta e altri moderni surrogati chimici dai luoghi più sensibili della città dei Sassi, come parchi pubblici e pertinenze degli edifici scolastici. Si chiama «Matera smoke free» (Matera libera dal fumo), la proposta di ordine del giorno da sottoporre al vaglio del consiglio comunale, presentata dal movimento politico «Fare Matera». Un passo di civiltà e rispetto, già compiuto peraltro in alcune grandi città italiane ed europee. L’obiettivo è proteggere innanzitutto i bambini, soggetti più sensibili e vulnerabili al fumo di sigaretta, ma anche tutti coloro che non fumano e non vogliono farlo neppure passivamente. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) stima che il fumo provoca ogni anno oltre 8 milioni di morti nel mondo, di cui circa 1,3 milioni per esposizione involontaria al fumo passivo.
In Italia, secondo i dati dell’Istituto superiore di sanità (Iss), circa 70.000 decessi annui sono attribuibili al consumo di tabacco e studi scientifici dimostrano che l’esposizione al fumo passivo è causa di patologie respiratorie, cardiovascolari e oncologiche, con effetti particolarmente dannosi su bambini, anziani e soggetti con patologie pregresse. Poi c’è il tema dei mozziconi, che inquinano e sporcano l’ambiente. Secondo Legambiente, costituiscono fino al 40% dei rifiuti raccolti nelle campagne di pulizia urbana e costiera. Le sostanze tossiche contenute nei mozziconi (nicotina, metalli pesanti, microplastiche) si rilasciano in acqua e suolo, provocando danni agli ecosistemi marini e terrestri.
«Matera, in quanto sito Unesco e importante meta turistica internazionale, ha interesse a promuovere un’immagine di qualità ambientale, salubrità e attenzione al benessere dei cittadini e dei visitatori, anche in considerazione della natura dei Sassi dove ci sono tanti vicoli stretti e predisposti alla concentrazione nociva di fumo», si legge nella proposta di odg protocollata in municipio, che prevede l’istituzione di aree pubbliche libere dal fumo, in aree verdi e parchi pubblici; aree gioco per bambini, piazze e spazi pedonali di rilevante interesse storico e turistico; fermate di autobus e aree di attesa del trasporto pubblico; aree antistanti scuole, ospedali e strutture sanitarie.
Qualora l’odg dovesse passare in Consiglio, il sindaco è invitato a predisporre una proposta di regolamento da sottoporre alla massima assise, contenente le modalità di applicazione del divieto, le campagne di informazione e sensibilizzazione, le sanzioni per la violazione delle disposizioni. Promuovere, in collaborazione con le associazioni e gli enti competenti, iniziative di educazione sanitaria e ambientale sul tema del fumo e della prevenzione e trasmettere l’odg al ministero della Salute e alla Regione Basilicata, affinché sostengano e diffondano iniziative analoghe. Fare Matera ha anche proposto in calce al proprio documento le delibere approvate a Milano, Genova, Bibione e Verona. E’ prevista anche una cartellonistica informativa, con sanzioni da 50 a 300 euro per i trasgressori.