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Vertenza «Callmat», a rischio i 252 lavoratori

 
Carmela Cosentino

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Carmela Cosentino

Vertenza «Callmat» a rischio i 252 lavoratori

Domani a Roma si decide il destino del sito di Matera

Lunedì 17 Marzo 2025, 10:26

MATERA - La vertenza Callmat sarà al centro del tavolo nazionale convocato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso domani 18 marzo nella sede del Mimit. E proprio in vista dell’appuntamento di domani a Roma, a Potenza, giovedì scorso l’assessore regionale allo Sviluppo economico e lavoro Francesco Cupparo ha convocato le segreterie regionali di categoria Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil E Ugl Tlc per fare il punto sulla vertenza chiusa nel tavolo dell’8 gennaio, con il ritiro da parte dell’azienda di call center che opera a Matera della procedura di licenziamento di 252 lavoratori. E con gli impegni da parte di Tim a garantire volumi di commesse a CallMat fino a marzo prossimo e della Regione ad attivare interventi di digitalizzazione nelle Pubbliche Amministrazioni lucane per il ricollocamento dei lavoratori.

A fine gennaio, al termine di un confronto tra i rappresentanti aziendali di Callmat, le segreterie nazionali e territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni e le Rsu del sito produttivo di Matera, è stato raggiunto un altro risultato: la firma dell’ accordo che prevede la chiusura della procedura di licenziamento con unico criterio di uscita la volontarietà, con la sottoscrizione di un verbale di non opposizione al licenziamento e la previsione di un incentivo all’esodo, il cui importo sarà determinato con successiva intesa.

Contestualmente è stato firmato l’ accordo di solidarietà difensiva che terminerà il 31 maggio, con una percentuale massima media mensile del 40%. La solidarietà sarà programmata a giornata intera, garantendo equa rotazione su tutto il personale in forza, previsti inoltre nel corso di quattro mesi, interventi formativi finalizzati al miglioramento del servizio offerto.

E’ chiaro che la questione non si chiude qui. Gli impegni assunti dalle organizzazioni sindacali e dall’azienda Callmat nel corso dell’incontro dello scorso 8 gennaio a Roma, nella sede del Mimit- Ministero delle Imprese e del Made in Italy, si sono concretizzati con la sottoscrizione delle due intese, “accordi che, come hanno rimarcato le organizzazioni sindacali nell’incontro del 30 gennaio- permettono di uscire dalla “scure” rappresentata dai licenziamenti”. Ma “per dare soluzione strutturale alla vertenza- hanno aggiunto- serve che ciascuno degli attori coinvolti faccia la propria parte”. Si attende adesso l’incontro di domani al ministero delle imprese a Roma per definire gli scenari futuri. Sullo sfondo l’apprensione per centinaia di famiglie materane.

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