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Matera, chiuse le indagini sui progetti pilotati: tra le accuse spunta l’abuso edilizio di Barozzi

 
Massimiliano Scagliarini

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Massimiliano Scagliarini

Matera, chiuse le indagini sui progetti pilotati: tra le accuse spunta l’abuso edilizio di Barozzi

Vanno verso l’archiviazione gli ex sindaci Buccico e De Ruggieri (per cui l’anno scorso fu chiesto l’arresto), nel fascicolo restano 47 persone

Venerdì 30 Giugno 2023, 12:54

Nell’estate 2022 i tre arresti ordinati dalla Procura di Matera fecero emergere l’esistenza di un’inchiesta a carico di 84 persone su presunti incarichi di progettazione pilotati nel Comune della città dei sassi. Fu chiamata «Allattamento», da una intercettazione in cui si parlava di quegli incarichi come di un meccanismo per comprare consenso politico. Ora l’avviso di conclusione, notificato a 47 persone, certifica l’estraneità dalle accuse di circa 30 indagati tra cui i due ex sindaci Nicola Buccico e Raffaello De Ruggieri (che vanno verso l’archiviazione). Ma a rischiare il processo ci sono, tra gli altri, il consigliere regionale e segretario di Fratelli d’Italia in Basilicata, Piergiorgio Quarto, tre consiglieri comunali di Matera, l’ex segretario cittadino Angelo Muscaridola e l’ex segretario regionale Pd Vito Lupo.

Il fascicolo delle pm Angela Continisio e Maria Christina De Tommaso gira intorno alle presunte responsabilità dell’ex dirigente dell’ufficio comunale Opere pubbliche, Franco Gravina e dell’ex capo dell’Ufficio tecnico della Provincia, Domenico Pietrocola, che erano finiti ai domiciliari insieme all’ingegnere materano Tommaso Di Bari. Il gip aveva detto «no» ai domiciliari per altre 28 persone (compreso De Ruggieri), concedendo però tre interdizioni. Le accuse contestate a vario titolo a dipendenti pubblici, liberi professionisti, politici e ad alcuni imprenditori sono di associazione a delinquere, truffa aggravata, abuso d’ufficio, corruzione, induzione indebita, turbativa d’asta, falso e rivelazione di segreti di ufficio. Tra le accuse spuntano anche alcuni presunti abusi edilizi, uno dei quali è contestato in concorso ai progettisti Angelo Montemurro e Giuseppe Demetrio e agli imprenditori Nicola Calculli e Vito Matteo Barozzi, 65 anni, di Altamura: secondo le indagini avrebbero realizzato la demolizione e ricostruzione di un edifico di Matera «con volumetrie superiori a quelle consentite dalla normativa urbanistica mediante deroga alle disposizioni relative alle distanze tra edifici previste dal codice civile».

Nell’indagine della Finanza sono finite una serie di importanti opere pubbliche (la tangenziale ovest, piazza della Visitazione, il teatro Duni, la nuova sala consiliare del Comune, una scuola, alcune strade). In alcuni casi i progetti sarebbero stati redatti materialmente dall’ingegnere materano Tommaso Di Bari e poi assegnati a studi professionali scelti da lui con l’aiuto dei dirigenti pubblici indagati. Altri progetti sarebbero stati assegnati a professionisti segnalati dai politici, in cambio del loro voto favorevole per l’approvazione delle procedure. Un altro filone riguarda la gestione dell’azienda pubblica delle case popolari Ater di Matera. Le indagini sui grandi appalti di Matera non sono però concluse: altri filoni, assegnati sempre alla Finanza, stanno esplorando ulteriori ipotesi collegate al ruolo di dirigenti comunali e imprenditori.

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