MATERA - È ritornata sulla facciata del Palazzo del Sedile, nell’edificio che ospita la sede principale del Conservatorio musicale «Egidio Romualdo Duni», la statua lapidea del compatrono di Matera, Sant'Eustachio. Atteso dalla popolazione, il riposizionamento segue agli interventi di restauro avviati nell’autunno scorso ed eseguiti da una ditta specializzata.
La statua, che era priva della testa dal 2009 - perché deteriorata - è stata ricostruita in laboratorio con le parti salvate e grazie a un attento lavoro di ricerca. Soddisfazione per il risultato raggiunto è stata espressa dal sindaco, Domenico Bennardi, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche l’assessore comunale alla cultura Tiziana D’Oppido, il presidente dell’Associazione Maria Santissima della Bruna, Bruno Caiella, Maria Grazia Di Pede, in rappresentanza della Sovrintendenza, e in streaming Cristian Schneider, coordinatore del team del consorzio specializzato "Kavaklik» che ha curato il restauro.
L’intervento, finanziato dal Comune per una spesa di 35 mila euro, si è avvalso della consulenza e della supervisione della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio della Basilicata e della scuola di Matera dell’Istituto centrale del restauro. Il recupero della statua, oltre a un valore culturale, ne ha un altro identitario, legato alla fede e alla tradizione religiosa dei materani. Domani, a mezzogiorno, è fissata la cerimonia ufficiale di inaugurazione della statua, con la benedizione dell’Arcivescovo delle diocesi di Matera-Irsina e di Tricarico, monsignor Giuseppe Antonio Caiazzo.