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Murgia materana, il Parco «ferito» vuole rifiorire ancora

 
Donato Mastrangelo

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Donato Mastrangelo

Murgia materana, il Parco «ferito» vuole rifiorire ancora

Il dibattito sull’area protetta, dal Consiglio comunale nuova spinta alle azioni di tutela

Lunedì 27 Marzo 2023, 13:44

MATERA - Quel velo della burocrazia sugli affreschi in stile bizantino, dopo i restauri già effettuati e la consegna del cantiere nel 2021, rappresentano l’emblema di una ferita ancora aperta all’interno del Parco della Murgia Materana. Vicenda ampiamente documentata dalla Gazzetta nel corso di questi anni e che inevitabilmente impatta, in relazione ai lavori sul Parco della Storia dell’Uomo sull’aspetto della tutela ambientale dell’habitat rupestre e su un percorso di fruizione e valorizzazione rimasto sostanzialmente monco.

Ed è proprio per tentare di ricucire uno strappo che aveva innescato non poche polemiche, rispetto agli interventi eseguiti da Invitalia sul tematico Parco della civiltà rupestre, secondo molti non del tutto rispondenti e rispettosi dell’identità di un luogo millenario, che il Consiglio comunale, convocato in seduta aperta, ha approvato un ordine del giorno, deliberato all’unanimità. Il provvedimento impegna il sindaco e la giunta comunale a far sì che vengano attuate le risultanze degli obiettivi indicati nella delibera del Consiglio comunale approvata approvata il 18 febbraio 2021.

In quella data la relazione finale redatta dalla Commissione Temporanea Speciale (istituita secondo quanto previsto nella seduta consiliare del 13 maggio 2021) dopo l’esame e la discussione in aula era stata approvata all'unanimità dei presenti in Consiglio. Adesso si chiede che vengano indicati in tempi brevi «i provvedimenti necessari e propedeutici alla corretta fruizione dei luoghi sottoposti a stringenti vincoli ambientali e naturalistici». Con il documento approvato venerdì scorso, inoltre, si chiede anche che vengano definiti e pubblicamente condivisi gli indirizzi del Piano di gestione dell'area, «tuttora non operativo e, al contempo, licenziato il bando utile alla riattivazione del Centro di educazione ambientale “Mario Tommaselli”, primo filtro e presidio a salvaguardia del territorio sottoposto a vincolo». La delibera, infine, invita l’Amministrazione, d'intesa con gli Uffici tecnici, «a definire un percorso virtuoso, come richiesto dalla comunità dei materani, finalizzato nei limiti del possibile al ripristino dei luoghi». Consiglieri di minoranza e associazioni fanno sapere di attende ora passi concreti. Intanto, al momento, non è dato sapere se il velo della burocrazia sugli affreschi rimarrà desolatamente calato anche per la Pasqua considerato che non è stata ancora definita la gestione delle chiese rupestri.

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