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Matera, trovato terzo frammento del meteorite di San Valentino

 
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Matera, trovato terzo frammento del meteorite di San Valentino

È, per consistenza, il più grande (intorno ai dieci grammi all’incirca) tra i 100 di dimensioni diverse raccolti - per complessivi 70 grammi - che vanno da pochi micron a due-tre grammi

Lunedì 20 Febbraio 2023, 12:38

18:06

MATERA - È stato rinvenuto ieri un altro reperto del bolide di San Valentino, il frammento di un meteorite finito sul pavimento di un’abitazione di Matera il 14 febbraio scorso: lo si è appreso stamani nel corso di una conferenza stampa, coordinata dal sindaco, Domenico Bennardi, alla quale hanno partecipato tra gli altri Giovanni Pratesi dell’Università di Firenze, Daniele Gardiol (in videocollegamento) dell’Inaf di Torino e coordinatore nazionale della rete Prisma, la Prima Rete Italiana per lo Studio delle Meteore e dell’Atmosfera dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, Dario Barghini e Carmelo Falco di Rete Prisma.
Il reperto è stato rinvenuto nelle vicinanze dell’abitazione da Silvia Padilla con un magnete, insieme a Pierluigi Cox, dell’associazione ternana astrofili.

È, per consistenza, il più grande (intorno ai dieci grammi all’incirca) tra i 100 di dimensioni diverse raccolti - per complessivi 70 grammi - che vanno da pochi micron a due-tre grammi. Gli esperti hanno annunciato un iter di analisi e di indagine che durerà un anno e coinvolgerà organismi scientifici nazionali e internazionali.

Domani, è stato spiegato, i frammenti raggiungeranno i Laboratori del Gran Sasso, per misurare gli isotopi. Seguiranno le indagini petrografiche e di microscopia ottica ed elettronica. Coinvolta anche la Open University (Inghiterra) per le indagini con isotopi a ossigeno. La certificazione dell’organismo internazionale giungerà a conclusione dell’analisi dei risultati: «Noi ci attendiamo informazione importanti - ha detto Pratesi - che riguardano le origini e lo sviluppo del nostro sistema. Il materiale è interessante e in quantità sufficiente per condurre tutte le analisi necessarie». Dal canto suo Falco (Rete Prisma) ha parlato di un ritrovamento eccezionale, avvenuto a poche ore dall’avvistamento del meteorite: «È stato un evento eccezionale. Una grande ricerca, fruttuosa. Ci sono stati tre ritrovamenti di frammenti interessanti. La ricerca continua ma ci riteniamo ampiamente soddisfatti del ritrovamento».

FRATELLI LOSIGNORE: IL METEORITE HA TROVATO NOI

«Un evento eccezionale perchè è stato il bolide di San Valentino a trovare noi...»: E’ il commento di Giuseppe Losignore, che con il fratello Gianfranco, ha trovato nei giorni scorsi il frammento di meteorite, che aveva colpito un pannello solare e una piastrella nell’abitazione dei genitori, tra le contrade Rondinelle e Serra Paducci, a Matera.
«I nostri genitori - ha ricordato Giuseppe Losignore, appassionato di astronomia - hanno avvertito un botto nella serata del 14 febbraio, ma non ci hanno fatto caso. E’ stato successivamente che ho notato il pannello fotovoltaico in frantumi e il taglio su una piastrella, fatta in materiale ultraresistente, che è difficile da intaccare. Poi ho trovato i frammenti, di dimensioni diverse, bruciacchiati e dalla lucentezza metallica. Ho pensato che dovesse essere qualcosa di importante. E mi sono attivato contattando la Rete Prisma. Il dottor Falco che ci ha raggiunti e ha confermato quanto immaginavamo».

Gli ha fatto eco il fratello Gianfranco, consigliere comunale: «Si trattava di materiale extraterrestre - ha aggiunto - giunto a Matera, una terra dalla storia millenaria. Il ritrovamento contribuirà a conoscere le origini della Terra. Per noi è un evento indimenticabile e appassionante, che non è ancora finito». L’eccezionalità dell’evento è stata evidenziata anche da Dario Barghini dell’Università di Firenze, che ha visto dal 14 al 16 febbraio la individuazione di frammenti di meteorite oltre che a Matera, anche in Francia e negli Stati Uniti: «Sono eventi rari - ha detto - e quello di frammenti di meteoriti in tre giorni consecutivi è davvero unico. A Matera quello di San Valentino».

E a Matera potrebbe essere dedicata la scoperta o un corpo celeste, dopo che si sarà concluso l’iter degli esami di laboratorio. Il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, nell’evidenziare la portata dell’evento scientifico, ha fatto riferimento a un percorso di valorizzazione della scoperta, utilizzando le potenzialità del «Planetario» realizzato presso il Centro di geodesia spaziale  «Giuseppe Colombo» o di quanto si sta facendo con il restauro fossile della «Balena Giuliana» presso il Museo nazionale.

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