Mercoledì 22 Ottobre 2025 | 14:33

Matera resta «capitale»: la Regione vuole farne agenzia culturale

Matera resta «capitale»: la Regione vuole farne agenzia culturale

 
Rossano Cervellera

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Rossano Cervellera

logo Matera 2019

La fondazione creata per il 2019. Scoppia la pace, pari dignità tra gli enti. La sede non cambia

Venerdì 23 Dicembre 2022, 13:19

13:20

MATERA - Da una parte la volontà della Regione di creare un’agenzia che si occupi della promozione culturale di tutto il territorio della Basilicata, dall’altra l’esigenza di una città che vuol dare continuità all’esperienza di Matera 2019 e continuare ad essere il centro nevralgico del sistema dell’industria creativa. In mezzo, una Fondazione che ha terminato il suo scopo e deve essere ripensata e rilanciata con nuove funzioni e con una forma differente.

Ha ancora pochi giorni di vita la Fondazione Matera-Basilicata 2019. La scadenza del suo mandato è fissata al 31 dicembre 2022. Solo ieri però si è tenuta la riunione del consiglio di indirizzo (di cui fanno parte Comune di Matera, Regione, Provincia di Matera, Camera di commercio, Unibas) per discutere del nuovo statuto e delle «regole d’ingaggio» del nuovo soggetto che raccoglierà l’eredità di uno strumento determinante nel percorso di Matera Capitale europea della cultura.

Il nodo che rischiava di inasprire il dialogo tra gli enti e le comunità coinvolte, era quello dell’egemonia politica nelle scelte della Fondazione. Sotto la lente di ingrandimento era finito in particolare l’articolo dello statuto che prevedeva la possibilità di spostare la sede legale o di aprire altre sedi amministrative. Qualche perplessità lasciava anche l’ipotesi che il consiglio di amministrazione potesse deliberare anche in assenza dei rappresentanti di Comune e Regione così come controversa era la possibilità che il Presidente potesse essere esterno al cda. Nella riunione di ieri tutto è stato rimesso a posto: la sede legale della Fondazione sarà Matera e non sarà possibile spostarla se non modificando lo Statuto. In più, sarà necessario per la validità delle deliberazioni del consiglio di amministrazione che i rappresentanti di Comune e Regione siano presenti e, per ultimo, il presidente dovrà essere scelto tra i componenti dell’organismo di governo dell’ente.

Le decisioni assunte nel corso di una riunione durata circa quattro ore, dovranno essere ratificate con l’approvazione del nuovo statuto che dovrebbe avvenire nella giornata di oggi, prima della firma da apporre in presenza di un notaio. Se per la governance tutto sembra essere stato chiarito, restano aperte, invece, le questioni legate alla missione che l’ente dovrà avere ed alla sua autonomia finanziaria e patrimoniale. La Fondazione Matera-Basilicata 2019 era stata costituita con lo scopo di attuare le previsioni del dossier di candidatura. A distanza di tre anni dalla conclusione dell’esperienza di Capitale europea della cultura è necessario ora fare in modo di non disperdere l’eredità di quel momento esaltante per la comunità lucana e, soprattutto, di consolidare il ruolo acquisito dalla città di Matera come esempio e punto di riferimento per il Mezzogiorno. Su questo aspetto, all’interno del consiglio di indirizzo è stata avanzata la proposta di fare in modo che l’ente possa essere messo nelle condizioni di operare come un soggetto imprenditoriale, in grado cioè di disporre di mezzi e strumenti per valorizzare e trasformare le politiche culturali in un volàno di crescita sociale ed economica per il territorio lucano. La strada maestra è quella di consentire alla Fondazione di gestire spazi e contenitori culturali per la produzione, la diffusione e lo scambio di iniziative destinate a fare di Matera e della Basilicata un modello da seguire ed un punto di riferimento per le politiche culturali nel Sud del Paese. Argomenti che saranno approfonditi nelle prossime riunioni del consiglio di indirizzo. La partita vera si gioca sul terreno di gioco dell’efficienza gestionale e dei contenuti. Il rischio, in caso contrario, è di dar vita ad un carrozzone senza bussola.

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