MATERA - Rifiuti abbandonati da alcuni turisti nei pressi di abitazioni e locali, atti vandalici con danni al patrimonio pubblico ed alle abitazioni private ed alle automobili.
I residenti dei Sassi rilanciano il tema della tutela dei Rioni patrimonio dell’Unesco, auspicando maggiore qualità dei servizi e controlli in grado di scongiurare fenomeni di degrado. Questioni sulle quali il Comitato Sassi sta accendendo i riflettori da tempo. «Abbiamo chiesto - dichiara il presidente del Comitato, Pasquale Di Pede - audizione alle Commissioni Sassi e Mobilità del Comune per sottoporre una serie di criticità che riguardano l’area, temi, peraltro, che avevamo evidenziato già la scorsa estate».
Tra i residenti Pio Acito invoca maggiori servizi per assicurare il decoro di una delle zone di maggiore riferimento per i turisti. «Purtroppo chi abita in questo luogo si imbatte spesso in rifiuti di ogni genere abbandonati nei pressi delle abitazioni. Frutto di inciviltà certamente di alcuni turisti ma va pure osservato che nel tratto di circa 700 metri da San Nicola dei Greci a San Pietro Caveoso non c’è neppure un cestino. Così come non ci sono isole ecologiche per il conferimento della raccolta differenziata».
«Già la scorsa estate - rileva Lorenzo Rota - avevamo posto come Comitato Sassi - una serie di questioni che attengono la qualità della vita negli antichi Rioni soffermandoci, tra le altre cose sulla mobilità ed i parcheggi. I residenti, come rilevammo allora, rischiano di diventare una specie in estinzione e gli sforzi profusi per il ripopolamento dei Sassi, a partire dalle misure attuate dalla Legge 771/86 rischiano di essere vanificate se non si trova un punto di equilibrio tra gli obiettivi del turismo e le esigenze legittime dei residenti. È su questo che auspichiamo un confronto con le istituzioni».