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Policoro, neonatologa lucana a soli 35 anni è già al top

 
Roberto Lerario

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Roberto Lerario

università Matera Basilicata

Maria Luisa Tataranno apprezzata in tutto il mondo. I suoi ultimi studi suscitano interesse

Lunedì 17 Agosto 2020, 14:50

POLICORO - Con la nascita della facoltà di Medicina la Basilicata potrebbe «amplificare» la sua tendenza a dare i natali a medici di qualità che riescono a imporsi grazie alle proprie competenze e capacità. Ci sono tante eccellenze lucane in giro per il mondo. In vari campi. Ma nel settore della Medicina i lucani sembrano davvero avere una marcia in più.

Tra le nuove leve dei camici bianchi c’è anche Maria Luisa Tataranno, 35 anni, di Policoro. Si è laureata quasi dieci anni fa, con il massimo dei voti, all’Università di Siena, conseguendo successivamente la specializzazione in Pediatria. Dopo un’esperienza all’estero (ha vissuto per 6 mesi in Belgio, a Leuven, per imparare nuove tecniche di neuromonitoraggio neonatale) e impegni in Toscana e Campania, ha lavorato come Neonatologa un anno a L’Aquila prima di ricevere un’offerta di lavoro in Olanda, ad Utrecht: «Lì - racconta - ho effettuato una fellowship di 3 anni in Neurologia neonatale, ho conseguito un dottorato in Neuroscienze nel 2018 con tesi pubblicata». Maria Luisa fa ricerca da sempre: ha vinto alcuni grant, per un valore di 200.000 euro, ed è perennemente impegnata a studiare, ad approfondire le tematiche scientifiche con l’obiettivo di incrementare le sue conoscenze nel campo della Neonatologia: la sua ultima ricerca verte sulle conseguenze neurologiche della prematurità, neuromonitoraggio e neuro-imaging. In particolare l’ultimo progetto finanziato riguarda la possibilità di ridurre lo stress nei bambini prematuri ricoverati in terapia intensiva utilizzando varie tecniche come la musica, la kangaroo care e il massaggio neonatale.

Tutto il suo bagaglio di competenza e impegno si è tradotto anche in articoli su riviste specializzate, ottenendo nel contempo, importanti riconoscimenti a livello internazionale: le sue ricerche, infatti, sono state premiate da alcuni giornali scientifici Pediatrici e Maria Luisa ha presentato i risultati delle sue ricerche a congressi internazionali negli Stati Uniti, Canada ed Europa.

Insomma, un talento della Medicina che sarebbe il caso di riportare a casa.

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