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Matera 2019, la capitale è anche il «Paese della cuccagna»

 
Redazione on line

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Il «bovarismo» culturale che frega Matera 2019

Giovedì 17 Ottobre 2019, 18:16

«Ma dove si trova Cuccagna oggi? Crediamo che Cuccagna non sia un luogo lontano, remoto e difficile da raggiungere, come i paradisi evocati dalle utopie politiche o dalle religioni. Al contrario, Cuccagna è a portata di mano": sono le parole scelte dai curatori Navine G. Khan-Dossos e James Bridle per il testo introduttivo alla mostra "The Land of Cockaigne-Il Paese della Cuccagna», quarto appuntamento per I-DEA, un progetto di Matera Capitale europea della Cultura 2019 sul tema dell’archivio. L’inaugurazione, giovedì 18 ottobre, alle 18, a Cava Paradiso.

Il progetto racconta storie, leggende e personaggi fantastici che popolano questo territorio, grazie alla scelta di oggetti, dagli strumenti musicali costruiti con legno d’alberi e pelli, ai green screen dei set cinematografici, provenienti dal ricchissimo patrimonio archivistico della Basilicata, ma anche nazionale, per testimoniare quando l’immaginazione, abbia giocato, ieri e oggi, un ruolo nelle nostre vite. «Nella letteratura medievale - evidenziano i curatori - il Paese di Cuccagna è un luogo mitico di opulenza, una realtà alternativa in cui le asperità della vita hanno lasciato il posto alla sovrabbondanza e all’eccesso. Le pietre danno frutti, il vino sgorga dalle sorgenti, e uccelli e animali saltellano intonando canzoni».

Gli archivi scelti per «raccontare queste storie» sono stati l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Archivio di, Etnomusicologia, l’Agenzia spaziale italiana, il Centro di geodesia spaziale Giuseppe Colombo, l’Archivio Domenico Notarangelo, l’Archivio Luchino Visconti, la Fondazione Gramsci, l'Archivio di Stato di Matera, la collezione privata Alberico Larato, la collezione privata Gianfranco Lionetti, la collezione privata Nicola Scaldaferri, il Consorzio di Bonifica della Basilicata, e-GEOS, la Fondazione Cineteca di Bologna NASA, "Volontari della Parrocchia Beata Vergine Maria del Carmelo», Wikimedia commons, Titanus Film.

Inoltre, è stata realizzata appositamente per la mostra una fontana con una scultura di cucù disegnata e creata da Francesco Mitarotonda. Infine, oggi è l’ultimo giorno in cui i curatori e Matera 2019 invitano infine il pubblico di tutte le età a partecipare ai laboratori aperti di cartapesta coordinati dal maestro Raffaele Pentasuglia, per realizzare un manufatto che sarà poi parte integrante della mostra I-DEA. Queste azioni partecipative si inseriscono nell’ottica di un progetto sempre più inclusivo che vede cittadini e cittadini temporanei, ad esempio, protagonisti della tappa a cura di Virgilio Sieni. Oppure con Navine G.Khan-Dossos e James Bridle, chi aderirà realizzerà una moltitudine di piante e frutti in cartapesta che saranno poi appesi alle colonne provenienti dal set del film Ben-Hur, parte della mostra, nell’hangar di Cava Paradiso ed entreranno a far parte dell’allestimento.

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