Erica Occhionero, ballerina aerea di origini salentine, porta la sua danza e la sua storia personale sul palco del TEDxFoggia. L’evento, intitolato “The Age of Care”, si terrà il 18 ottobre al Teatro Umberto Giordano e vedrà la 28enne di Castromediano non solo come speaker, ma anche protagonista di una performance aerea inedita.
“Per me sarà un onore portare sul palco di TEDxFoggia non solo la mia danza, ma soprattutto la mia storia. Ogni caduta mi ha insegnato a rialzarmi, e ogni volo mi ha ricordato che nulla è impossibile. Vorrei che chi mi ascoltasse percepisse come, dalle ferite più profonde, possa nascere la forza di tornare a vivere e la libertà di credere ancora nei propri sogni”, dichiara Erica.
La sua carriera è costellata di esperienze televisive e teatrali. Tra i programmi RAI “La Porta Magica”, dove ha duettato con Simone Di Pasquale, e “Ballando on the Road”, Erica ha collezionato successi che le hanno aperto le porte della finale di “Ballando con le Stelle”. Ricorda con emozione: “Dopo tanto tempo, tornare a ballare è stato come risvegliare una parte di me che non aveva mai smesso di sognare. È un’emozione difficile da raccontare, ma che ho sentito in ogni battito del cuore. Ringrazio di cuore Simone Di Pasquale per avermi sostenuta, Andrea Delogu che mi ha trasmesso tanta energia e tutto lo staff, per aver trasformato questo ritorno in pura magia.”
Sull’esperienza a “Ballando con le Stelle” aggiunge: “Milly mi ha scoperta, è stato fantastico per me esibirmi su quel palco, davvero un’emozione straordinaria.”
Ma la storia di Erica è anche un racconto di resilienza. A sei anni ha iniziato a studiare danza, coltivando il sogno di diventare ballerina professionista. A 16 anni, un grave incidente in scooter rischiò di compromettere tutto. Nei successivi anni, Erica ha affrontato bullismo, umiliazioni e problemi di autostima, ma non ha mai smesso di lottare. La danza aerea è diventata la sua rinascita: “Iniziavo con un’amaca montata al soffitto nella mia cameretta, poi sugli alberi di un parco vicino casa. Danzavo senza toccare il suolo. L’amaca divenne il mio rifugio, la mia forza, la parte migliore di me.”
Parallelamente agli studi universitari in matematica, Erica ha unito le due passioni, modellizzando i suoi movimenti aerei per la tesi magistrale, dimostrando che danza e scienza possono dialogare. Il progetto, intitolato “Il gruppo delle trecce anulari”, l’ha portata a esibirsi durante la discussione, attirando l’attenzione dei media e aprendo le porte a numerose apparizioni televisive e teatrali in Italia.
Oggi, la ballerina non si limita a esprimersi con la danza: porta un messaggio di speranza a chi si sente perso. “Voglio dimostrare che, anche nei momenti più bui, è possibile rialzarsi e trasformare ogni caduta in un nuovo inizio. La mia storia non è solo mia, ma può servire a chiunque abbia bisogno di credere ancora nei propri sogni.”