«Il tema non è il consigliere supplente, il tema è che questa Regione, unica Regione contrariamente alle altre d'Italia e contrariamente a tutti i Comuni italiani, non può scegliere la squadra di governo, non può scegliere gli assessori esterni, ma ne deve scegliere otto dall'interno del Consiglio regionale. Gli assessori sono anche consiglieri regionali, con un problema di conflitto di interessi, perché chi fa l'assessore dovrebbe gestire, chi fa il consigliere regionale dovrebbe fare la pianificazione e la programmazione». Lo ha detto il candidato presidente della Regione Puglia per il centrosinistra, Antonio Decaro, rispetto all’ipotesi di una modifica dello Statuto nella prossima legislatura dopo che il Consiglio regionale ha accantonato (per mancanza di compattezza nella maggioranza) l'introduzione del consigliere supplente, ovvero il primo dei non eletti che subentra al consigliere regionale nominato assessore.
«Erano forse anche fuori tempo massimo - ha evidenziato Decaro a proposito della proposta sul consigliere supplente - è una cosa che va decisa a inizio di legislatura». Per Decaro «sarebbe opportuno che tutte le Regioni italiane, all'interno della Conferenza delle Regioni con lo Stato, decidano criteri analoghi rispetto alle elezioni, rispetto ai premi di maggioranza, rispetto allo Statuto, perché altrimenti ognuna va per i fatti suoi. Sembrano tanti piccoli Stati. Il prossimo Consiglio regionale dovrà aprire una fase costituente. Lo statuto, la legge elettorale, ci sono tante cose che non funzionano. Non dobbiamo essere innovativi, basta guardare quello che avviene nelle altre Regioni italiane».
Decaro ha poi risposto allo sfidante di centrodestra, Gigi Lobuono, che ha paragonato la Puglia a una McLaren dopo che il governatore uscente Michele Emiliano l’aveva definita «una Ferrari». «Tutti conoscono la mia passione per il trasporto pubblico, treni, gli autobus, per la bicicletta. La Ferrari non l'ho mai guidata», ha detto Decaro. «Mi sto preparando, credo di avere l'esperienza necessaria per guidare questa Regione - ha proseguito Decaro -. Ho maturato un'esperienza facendo il sindaco, facendo il parlamentare europeo, sono stato anche parlamentare italiano della commissione Ambiente per un anno, e credo di essermi preparato per questa sfida. Sto continuando a prepararmi, perché non sono abituato a parlare di cose che non conosco, a parlare per slogan o prendere impegni che non possono mantenere».