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Di Michele: «Lecce a Cagliari vale tanto. Conta non perdere»

 
Antonio Calò

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Antonio Calò

Di Michele: «Lecce a Cagliari vale tanto Conta non perdere»

Il doppio ex: «Sarà una partita tattica. Punto tutto su Dorgu, Morente e bomber Krstovic»

Venerdì 17 Gennaio 2025, 13:26

13:30

LECCE - La gara Cagliari-Lecce, in programma domenica (ore 15), sarà l’undicesima tra le due squadre ad andare in scena in Sardegna nel campionato di A. I precedenti «parlano» di una vittoria dei salentini, di 4 pareggi e di 5 affermazioni degli isolani. L’unico successo conquistato dalla formazione giallorossa risale al 26 febbraio 2012. In panchina c’era Serse Cosmi.

Tra i calciatori che hanno espugnato il «Sant’Elia», lo stadio nel quale all’epoca giocavano i rossoblù, c’era David Di Michele, che con il Lecce ha disputato 52 match in massima serie, 19 tra i cadetti ed uno in Coppa Italia, firmando 22 reti. «Ci imponemmo per 2-1 e per noi fu un colpo fondamentale per continuare a sperare di raddrizzare una stagione che era iniziata male - ricorda l’ex attaccante - Purtroppo, alla fine non riuscimmo a centrare l’impresa, nonostante una rincorsa di prim’ordine, ma ci andammo vicino».

Domenica, il Lecce sarà di scena a Cagliari. La formazione allenata da Marco Giampaolo ha 20 punti, quella diretta da Davide Nicola, che è terz’ultima, è attardata di 2 lunghezze: «Quella che dev’essere giocata è la seconda giornata di ritorno. Pertanto, la classifica conta relativamente, fermo restando che i team che sono più avanti avranno meno strada da percorrere per raggiungere la quota-salvezza. La Roma, decima a 24 punti, non dovrebbe correre rischi perché, con l’avvento di Ranieri, sta trovando la quadra. Dalle 23 lunghezze del Genoa, passando dalle 22 del Torino, dalle 20 di Lecce ed Empoli, dalle 19 di Parma, Como e Verona, sino alle 18 del Cagliari, nessuna compagine è tranquilla. Né sono tagliate fuori dai giochi il Venezia ed il Monza, attestate rispettivamente a quota 14 e 13. Basti pensare che i brianzoli hanno appena battuto la Fiorentina».

Il Lecce si presenterà a Cagliari con il morale alto per il colpaccio messo a segno ad Empoli. I sardi, dal canto loro, sono reduci dal pareggio ottenuto al «Meazza» con il Milan: «Gli isolani si sono rilanciati negli ultimi due turni, dopo avere vissuto un periodo complicato. A Milano hanno disputato una buona partita e domenica vorranno assolutamente conquistare il bottino pieno. Sono in ritardo rispetto a Baschirotto e compagni e si cimenteranno in casa. Quindi avranno il peso di dovere “fare” il match. I salentini vengono da una prestazione convincente e da una vittoria conquistata in uno scontro diretto. A Cagliari avranno a disposizione due risultati su tre perché anche un pareggio sarebbe un risultato favorevole. Nelle sfide con le altre formazioni impelagate nella bagarre-permanenza, che valgono doppio, bisogna provare a mettere in cassaforte l’intera posta in palio, ma soprattutto non bisogna perdere».

Di Michele ritiene che difficilmente il confronto tra Cagliari e Lecce sarà spettacolare: «Entrambe le contendenti si giocheranno punti preziosi, nel lungo termine, per il raggiungimento del loro traguardo. Mi aspetto una gara molto tattica, piuttosto “bloccata”, ma aperta a qualunque risultato. Il complesso che dovesse riuscire a spuntarla compirebbe un bel balzo in avanti. In quest’ottica, considerato che i padroni di casa dovranno spingere un tantino di più nel tentativo di vincere, l’undici salentino potrebbe fare male ai rivali, agendo di rimessa. I giallorossi, infatti, sono abilissimi a ripartire una volta conquistata la palla, potendo contare su calciatori che hanno “gamba”».

L’ex attaccante prova ad individuare, tra i giocatori del Lecce, quelli che potrebbero incidere sull’andamento della sfida: «Innanzitutto il centravanti Krstovic, che al Cagliari ha già rifilato due gol, uno all’andata ed uno nel confronto di ritorno della passata stagione. Il montenegrino è sornione, “sente” la porta, a volte sbaglia qualcosa, ma ora è in fiducia grazie alla doppietta firmata ad Empoli. Poi c’è Dorgu, se verrà schierato in posizione avanzata e non dovrà sacrificarsi sulla linea difensiva. Inoltre, da circa un mese, si sta segnalando Tete Morente, che sta mettendo in mostra doti fisiche e tecniche assai interessanti e che ha segnato 3 reti in rapida sequenza. Ma decisivo è sempre il collettivo. Le qualità dei singoli vengono esaltate solo nell’ambito di una prova d’assieme all’altezza».

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