PRESICCE-ACQUARICA - «Chi la nostra maglia ha onorato, mai sarà dimenticato». Con queste parole i compagni di squadra e tanti tifosi hanno salutato per l’ultima volta Francesco Saranelli, il calciatore 22enne deceduto nella tarda serata di Pasqua, mentre era alla guida di una Audi A6, sulla statale 274. I funerali del ragazzo, considerato un promettente giocatore, che militava in seconda categoria, si sono svolti ieri pomeriggio nella chiesa parrocchiale presiccese di Sant’Andrea Apostolo. Sulla bara la sua maglia, con cui in tante partite aveva dato il meglio di sé trascinando la sua formazione.
I compagni di squadra non hanno voluto mancare all’appuntamento con l’estremo omaggio, tributandogli lunghissimi applausi sia all’ingresso del feretro in chiesa, che all’uscita, quando i suoi amici hanno fatto diffondere con gli altoparlanti le note e le parole della canzone «Quando sono lontano» del dj Clementino.
Davanti al sagrato della chiesa, sotto la balaustra che circonda la colonna con la statua del patrono, i tifosi hanno acceso fumogeni, mentre straziati dal dolore i familiari di Francesco si apprestavano ad accompagnarlo al cimitero comunale per la sepoltura. In centinaia hanno voluto stringersi intorno al papà Attilio, alla mamma Paola, alla sorella Clarissa e al fratello Alessio, mentre a rappresentare la cittadinanza c’era l’intera giunta comunale, che in occasione dei funerali ha proclamato il lutto cittadino.
Altro dolore a pochi chilometri di distanza, a Gallipoli, dove questa mattina alle 10.30 si svolgeranno i funerali del 31enne Giorgio Spada, anche lui morto in un incidente stradale, avvenuto la sera di Pasquetta mentre percorreva la provinciale 223 tra Lido Pizzo e Matino. Era di ritorno a casa dopo aver accompagnato la fidanzata.
La cerimonia funebre si svolgerà nella chiesa di San Lazzaro. Nel frattempo la salma, che dopo l’incidente è stata restituita alla famiglia, ha sostato nell’abitazione di via Acquedotto, vegliata dal padre Sebastiano, la mamma Raffaella e le sorelle Francesca e Veronica, insieme ai parenti e ai tanti amici che gli volevano bene.