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Due antichi dipinti per arricchire i «tesori» di Specchia

Due antichi dipinti per arricchire i «tesori» di Specchia

 
Mauro Ciardo

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Mauro Ciardo

Due antichi dipinti per arricchire i «tesori» di Specchia

L'amministrazione acquisisce le tele appartenute alla galleria dei conti Risolo. Saranno esposte dopo il restauro

Lunedì 15 Gennaio 2024, 08:58

09:13

SPECCHIA - Il Comune acquisisce due prestigiose tele dell’antica galleria dei conti Risolo. L’amministrazione comunale della sindaca Anna Laura Remigi ha deciso l’acquisto di due opere pittoriche, un tempo appartenute alla nobile famiglia, per arricchire il patrimonio collettivo di ulteriori elementi di attrazione turistica. Specchia, va ricordato, è annoverato tra «I borghi più belli d’Italia».

Si tratta delle opere «Gesù che scaccia i mercanti dal tempio» (che misura 227x168 centimetri) e «Mosè ed il ritorno delle spie» (145x196) dipinte ad olio su tela e, secondo gli studi degli esperti Marcello Gaballo, Stefano Tanisi e Giovanni Perdicchia (docente che da anni si prodiga per ricostruire la storia del castello e della sua quadreria artistica), rappresentano la prova di un più vasto nucleo artistico un tempo presente nel maniero. Le due tele erano state spostate dalla loro sede alcuni decenni fa, ad opera degli eredi dei Risolo (il ramo di Specchia si è estinto nel 1984 con la morte di Gisella). Attualmente erano a Ruffano e il Comune ha pattuito con la proprietaria l’acquisto per 6.500 euro. La decisione di comprarle era stata presa dalla giunta comunale lo scorso 5 ottobre. Della raccolta originaria si sa solo che occupava tre saloni del palazzo, grazie a una collezione che potrebbe essere stata iniziata da Andrea Gonzaga nella seconda metà del XVI secolo. Non si escludono acquisizioni fatte dai feudatari successivi: i Brayda, i Trane e i Protonobilissimo. «Le tele - annunciano gli amministratori comunali - saranno oggetto di un accurato restauro per poter essere nuovamente fruibili da tutti coloro che verranno a fare visita al nostro Borgo».

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