LECCE - «Riteniamo sia stato violato l’articolo 12 comma 1 Dpr 487/1994, e non solo. È opportuno che l’Amministrazione proceda all’annullamento in autotutela delle prove concorsuali».
Lo ha chiesto, ieri, la undicesima commissione consiliare di Controllo, convocata dal presidente Gianpaolo Scorrano per valutare le modalità di svolgimento del concorso pubblico, per soli esami, per l’assunzione di 17 posti (di cui 8 posti per il profilo di istruttore amministrativo, 7 posti per il profilo di istruttore tecnico, 2 posti per il profilo di istruttore informatico area degli istruttori, ex posizione economica C1 Ccnl Comparto funzioni locali, a tempo pieno e indeterminato); e per l’assunzione di 18 posti (di cui 16 posti per il profilo di funzionario amministrativo, 2 posti per il profilo di funzionario tecnico area dei funzionari e dell’elevata qualificazione, ex posizione economica D1 Ccnl Comparto funzioni locali, a tempo pieno e indeterminato. Le prove si sono svolte il 18, 19 e 20 ottobre scorsi al Palafiere, in piazza Palio. Ma bisogna ricordare che la prova concorsuale scritta per la copertura di 2 posti di funzionario tecnico, del 20 ottobre, non si è potuta svolgere per un disservizio tecnico occorso al sistema informatico, e sarà recuperata in una nuova sessione convocata martedì 21 novembre prossimo, alle 15.
Tornando alla Commissione, il presidente in apertura ha fatto sapere di aver invitato l’assessore Christian Gnoni e il dirigente Fernando Bonocuore, i quali, non potendo partecipare, hanno chiesto la possibilità di rinviare la riunione. «Certamente la riconvocherò - ha fatto sapere Scorrano - ma questa la tengo, anche perchè è presente un candidato che porta la sua testimonianza». Antonio Papa, risultato idoneo, ha espresso alcune perplessità in prima persona, oltre alle osservazioni fatte dal presidente. «Tralascio i disagi, che ho già segnalato a suo tempo - ha detto Scorrano - ma sono accadute tante altre criticità. Intanto, i candidati erano seduti tutti molto vicini, senza un criterio prestabilito, con tutti i rischi che da questo possono derivare. Poi, nonostante all’inizio delle prove fosse stato precisato che chi avesse finito prima non si sarebbe potuto alzare per andare via, poi così non è stato, e questo ha creato una confusione tale da pregiudicare l’esito dei candidati ancora impegnati nelle prove».
Ancora: «Non è stata data comunicazione preventiva, da parte della commissione, del peso delle risposte delle cosiddette “soft skills” nella prova per istruttore amministrativo del peso delle risposte. Era stato previsto un punteggio di 0,75 per risposta corretta, 0,375 per risposta parzialmente corretta e 0,00 per risposta errata, senza la penalità come prevista per le altre domande. Questo ha certamente condizionato l’esito della prova per centinaia di candidati, con la violazione dell’articolo 12 comma 1 Dpr 487 del 1994».
Antonio Papa, candidato che ha superato le prove risultando idoneo, ha segnalato altri aspetti anomali, tra i quali il fatto che, per esempio nelle domande relative alla conoscenza della lingua inglese, siano state ritenute sbagliate quelle risposte che, invece, autorevoli manuali riconoscevano corrette. «Tutto questo ha inficiato l’esito del concorso - ha concluso Scorrano - motivo per il quale sarebbe opportuno che l’Amministrazione procedesse all’annullamento in autotutela delle prove».