PORTO CESAREO - Il «Porto Cesareo Film Festival» per il terzo anno consecutivo, rinnova il suo appuntamento con una rassegna cinematografica tra le più suggestive d’Europa.
Sono 2700 i lavori, tra corti, mini corti e documentari pervenuti da 115 diversi paesi pervenuti, tra cui Iraq, Iran, Perù, Ucraina, Malaysia, Paesi Bassi, India, Cile, Francia, Brasile, Regno Unito, Italia) e valutati da una giuria di esperti.
L’evento, ricco di appuntamenti collaterali, tra visite guidate per terra e mare, reading, concerti, showcooking, panel di discussione, incontri e proiezioni, è realizzato dal “Coordinamento Ambientalisti Pro Porto Cesareo ODV” nell’ambito del progetto A-Mare i Giovani (Progetto co-finanziato dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale nell’ambito del Piano Azione e Coesione - Avviso Giovani per il Sociale ed. 2018), coordinato dall’avv.to Marco Greco e Mino Buccolieri, con la direzione artistica di Anna Seviroli e con il sostegno del Comune di Porto Cesareo e di Apulia Film Commission.
«L’evento - spiegano gli organizzatori - nasce per promuovere e far conoscere il territorio e il suo patrimonio artistico, culturale, paesaggistico e archeologico sommerso. Sensibilizzare al rispetto della natura, denunciare i danni ambientali e le catastrofi causate dall’uomo. Indagare i confini tra mare e terra sono i temi portanti del festival».
L'edizione 2023, che racconta di un cinema nuovo, come strumento ideale per narrare e raccontare storie sempre diverse, si svolgerà l'1 e il 2 settembre all'ombra della cinquecentesca Torre Santo Stefano (o Torre Chianca),e il 3 settembre, serata conclusiva che vedrà anche la recitazione un monologo dedicato a Renata Fonte, a Torre Lapillo.
Presentano, Fabiana Pacella e Gianni Seviroli.