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Novoli, richiesto lo stato di calamità naturale dopo i danni della tromba d’aria

 
Redazione online

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Novoli, richiesto lo stato di calamità naturale dopo i danni della tromba d’aria

Tantissime le strutture e gli spazi comunali e privati che hanno registrato importanti danneggiamenti: sono state completamente divelte le coperture delle due tensostrutture in via Salice, utilizzate anche per i festeggiamenti della Fòcara, ma anche quella di una RSA in via Bodini

Martedì 06 Dicembre 2022, 15:03

NOVOLI - In conseguenza della violenta tromba d’aria abbattutasi sul territorio comunale la notte tra il 3 e il 4 dicembre che ha causato ingenti danni a strutture e aree comunali e private, il Comune di Novoli ha richiesto lo stato di calamità naturale alle autorità competenti, come da deliberazione della giunta comunale nr. 234 del 5 dicembre e vista l'ordinanza nr. 56 del 5 che dichiara l'inagibilità della struttura Fòcara e relativi provvedimenti.
Sono tantissime le strutture e gli spazi comunali e privati che hanno registrato importanti danneggiamenti: sono state completamente divelte le coperture delle due tensostrutture in via Salice, utilizzate anche per i festeggiamenti della Fòcara, ma anche quella di una RSA in via Bodini, per non parlare del danno subìto da molte autovetture e dell’abbattimento di circa 35 alberi di alto fusto, che hanno bloccato strade e danneggiato strutture e muri perimetrali di proprietà private.

“Una situazione complessa – spiega il Sindaco Marco De Luca - per la quale abbiamo richiesto lo stato di calamità naturale. In collaborazione con la Prefettura, i Carabinieri, il gruppo comunale Protezione Civile di Novoli, i Vigili Urbani, i Vigili del Fuoco, l’associazione Angels e ovviamente l’ufficio tecnico del Comune, abbiamo fatto tutto il possibile per fronteggiare sin da subito l’emergenza, rispondendo a tutte le chiamate e riattivando, laddove possibile, la funzionalità delle strutture pubbliche (strade, pubblica illuminazione, ecc) e per evitare situazioni di pericolo nelle strutture private. Ora, però, costatiamo l’impossibilità di intervenire su alcune strutture rese inagibili dalla furia del nubifragio, tra le quali la Tendostruttura e lo Chapiteau del complesso “Area Focara” che, in queste condizioni, non potranno essere utilizzate in occasione della Festa di Sant’Antonio Abate. Abbiamo perciò bisogno di sostegno per provvedere al danno con urgenza”.

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