Sabato 06 Settembre 2025 | 17:41

Appalti sospetti nel Salento, raffica di perquisizioni della Finanza

 
Linda Cappello

Reporter:

Linda Cappello

Appalti sospetti nel Salento, raffica di perquisizioni della Finanza

Si indaga per associazione per delinquere, corruzione e turbativa d’asta

Venerdì 27 Maggio 2022, 13:00

Appalti sospetti. Seguono questa pista i finanzieri che, ieri mattina, hanno eseguito una raffica di perquisizioni e di sequestri. Una decina i destinatari del provvedimento firmato dal sostituto procuratore Maria Vallefuoco. Lo hanno ricevuto imprenditori, tecnici (anche comunali) e amministratori. I fatti finiti sotto la lente degli investigatori, cioé i presunti illeciti, sarebbero stati commessi «in Maglie, Ruffano, Sanarica e Bagnolo del Salento». Ma gli investigatori non si sarebbero recati negli uffici pubblici. I reati per i quali si procede sono quelli di associazione a delinquere, corruzione, turbativa d’asta nella scelta del contraente e altre fattispecie che sono legate a presunti illeciti commessi nell’ambito dello svolgimento di gare pubbliche.

Non tutti i soggetti che ieri mattina hanno ricevuto la visita dei militari del Nucleo di polizia economico finanziaria risultano iscritti nel registro degli indagati. Gli investigatori hanno bussato alla porta dei primi di cittadini di Ruffano Antonio Cavallo e di Sanarica Salvatore Sales, che però - è bene precisare - non hanno ricevuto alcuna perquisizione.

«Non sono indagato», afferma senza esitazione il primo cittadino di Ruffano, in corsa per la riconferma in occasione delle competizioni elettorali del prossimo 12 giugno. Il nome del sindaco - come già specificato - non compare negli atti di indagine, e neanche quello di Sales. Per quanto riguarda Bagnolo, il sindaco Irene Chilla - anche lei totalmente estranea all’indagine - fa sapere che nessun finanziere si è presentato in municipio nè nella sua abitazione.

Due cellulari e altrettanti computer sono stati invece sequestrati ad un ingegnere dell’hinterland magliese, che spesso ha collaborato con le pubbliche amministrazioni. Potrebbe essere lui il trait d’union tra i soggetti che si affacciano nell’indagine?

Il riserbo degli investigatori è massimo. I contorni dell’indagine sono top secret. E nulla trapela sulla genesi degli accertamenti che avrebbero preso le mosse, così come indicato nel provvedimento, alcuni mesi fa. Sotto la lente della Procura sono finiti alcuni appalti pubblici, una decina di gare, a quanto se ne sa. Aggiudicazioni di importi non elevati. Ma mettendo insieme il valore dei vari appalti si raggiungono cifre di una certa consistenza.

Le operazioni di perquisizione e sequestro avviate ieri mattina si sono concluse nel pomeriggio. Negli uffici del comando del Nucleo di polizia economico finanziaria, è custodito il materiale che è stato sequestrato: computer, smartphone, supporti informatici e documentazione. Apparecchiature che sono state sequestrate in alcune aziende della zona.

Nelle prossime ore il pm Maria Vallefuoco nominerà i propri consulenti tecnici per effettuare la copia forense di tutto il materiale acquisito ieri dagli uomini della Finanza.

Toccherà agli investigatori, adesso, esaminare la corposa mole di materiale sequestrato per comprendere se siano stati effettivamente commessi i presunti illeciti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)