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Lequile, muore a 57 anni dopo il ricovero: dubbi sui soccorsi. Indagati 8 operatori sanitari

Lequile, muore a 57 anni dopo il ricovero: dubbi sui soccorsi. Indagati 8 operatori sanitari

 
Redazione Lecce

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Lecce, 118

I familiari hanno presentato una denuncia per accertare eventuali responsabilità. L’uomo accusava problemi cardiaci e digestivi

Sabato 02 Aprile 2022, 11:34

20:12

LEQUILE - Una dissenteria inarrestabile, che non avrebbe particolarmente allarmato i soccorritori.
È morto poche ore dopo Vincenzo Bongiorno, 57enne originario di Lequile, deceduto il 29 marzo scorso all’ospedale di Scorrano.

In queste ore si attende che la magistratura disponga l’autopsia per accertare quali siano state le reali cause della morte.
Il fascicolo è stato affidato al sostituto procuratore Alessandro Prontera, sulla cui scrivania è confluita la denuncia presentata dai familiari.

Stando al racconto dei parenti l’uomo, residente presso i giardini di Athena, soffriva già da qualche tempo di problemi cardiaci, e a breve avrebbe dovuto sottoporsi ad una visita neurologica. Già i primi giorni di marzo aveva accusato alcuni fastidi, per i quali era stato ricoverato e poi dimesso.

I primi disturbi iniziano a manifestarsi la sera del 28 marzo, quando il 57enne sta cenando a casa della sorella e del cognato. Problemi digestivi, al punto da non riuscire ad ingerire neanche l’acqua. Nella notte il paziente accusa affanno e stanchezza. Il giorno seguente la situazione si aggrava, in serata Bongiorno ha forti dolori allo stomaco. Inizia poi una grave forma di dissenteria, che sembrava non volersi arrestare. Secondo il racconto dei familiari, in un primo momento i soccorritori del 118 avrebbero riferito di non dover intervenire in presenza di semplici scariche di diarrea. Ma non appena appreso che alcuni giorni prima il paziente era stato ricoverato per problemi cardiaci e neurologici allora viene inviata una prima ambulanza senza medico, seguita da un altro mezzo con a bordo il sanitario.

Bongiorno viene portato all’ospedale «Ignazio Veris Delli Ponti»: i medici del pronto soccorso dicono ai parenti che il paziente potrebbe essere dimesso a breve. In realtà, successivamente intervengono un cardiologo ed un rianimatore, e dopo circa un’ora il paziente muore.

Da qui la denuncia del cognato, sporta direttamente nella caserma dei carabinieri di Scorrano.
La salma si trova ora nella camera mortuaria dell’ospedale «Vito Fazzi», in attesa che l’autorità giudiziaria disponga l’esame autoptico. I familiari sono assistiti dall’avvocato Sabrina Conte.

INDAGATI 8 OPERATORI SANITARI

La Procura di Lecce indaga sul decesso di un uomo di 57 anni, Vincenzo Bongiorno, di Lequile (Lecce), morto il 30 marzo scorso nell’ospedale 'Ignazio Veris Delli Ponti' di Scorrano. Sono indagati in otto, tra medici, infermieri e operatori che hanno avuto in cura la vittima. L'ipotesi di reato è omicidio colposo e responsabilità colposa per morte in ambito sanitario. Il magistrato inquirente Alessandro Prontera ha disposto l’autopsia per accertare le cause della morte.
L’inchiesta è partita dalla denuncia presentata ai carabinieri dai familiari dell’uomo che era affetto da problemi cardiaci e neurologici. La sera del 28 marzo era stato soccorso da un’ambulanza e portato al pronto soccorso in seguito a forti dolori allo stomaco e a una grave forma di dissenteria. L’uomo è morto due giorni dopo.

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