nardò «Caso firme», un giallo e due querele. Dagli uffici comunali di via Pantaleo Ingusci risultano trafugati svariati moduli di liste melloniane relativi alle amministrative 2016. E il sindaco Pippi Mellone querela due avversari politici autori, nelle ultime ore, di pesanti accuse nei suoi riguardi.
Partiamo dal furto dei faldoni. È avvenuto lo scorso febbraio e preoccupa un dettaglio raccontato dagli impiegati ai Carabinieri della stazione di Nardò: le porte di accesso all’edificio non presentavano segni di danneggiamento. Per questo si sospetta che il ladro o i ladri avessero libero accesso all’ufficio.
La vicenda nasce nell’ottobre 2020 quando due consiglieri comunali di opposizione ricevono una lettera da mittente ignoto in cui si afferma che nel 2016 su alcuni moduli elettorali presentati dall’attuale sindaco sarebbero state apposte firme false. Quattro ex candidati di Mellone, oggi suoi avversari, dopo un accesso agli atti disconoscono le firme a loro nome (autenticate proprio da Mellone, all’epoca consigliere comunale) e vanno in Procura. A fine marzo di quest’anno la magistratura sequestra il faldone di quelle elezioni. Faldone dal quale però mancherebbero diverse firme, tra cui proprio quelle «da attenzionare». I fascicoli trafugati riguardano almeno cinque liste.
L’opposizione nel frattempo si scatena. Due avversari di Mellone in particolare, l’ex sindaco Marcello Risi e il candidato sindaco Pierpaolo Losavio, lanciano in queste ore accuse all’indirizzo del primo cittadino, che, come si diceva, querela entrambi. C’è chi auspica si discuta dei fatti in consiglio comunale (Mino Frasca e lo stesso Pierpaolo Losavio); qualcuno starebbe pensando anche a una mozione di sfiducia. Fa un passo in più il candidato sindaco Giuseppe Cozza: «Rivolgo un pubblico appello al procuratore capo della Repubblica di Lecce dottor Leonardo Leone De Castris: affianchi personalmente i validi magistrati ai quali l’inchiesta è stata affidata. Il Prefetto di Lecce chieda al sindaco di Nardò se e quando sia mai stata disposta un’indagine amministrativa interna dopo il furto dei faldoni. Chiedo infine alla deputata Soave Alemanno - conclude Cozza - di depositare un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno e una al ministro di Giustizia su questo grave episodio».

Spariti documenti chiave dai faldoni comunali, accuse al vetriolo tra sindaco ed ex
Domenica 25 Aprile 2021, 11:00